Fermate questo spettacolo! A Ballando con le Stelle si usano piume vere per i costumi di scena: la protesta degli animalisti.
Le leggi dello spettacolo non possono non considerare la sofferenza degli animali: è questo in sintesi il messaggio degli animalisti di Peta nella lettera indirizzata alla popolare conduttrice dello show televisivo di Rai 1. A Ballando con le Stelle si usano piume vere per arricchire e adornare i costumi di scena dei ballerini, ma non è giusto che a ‘pagarla’ siano gli animali costretti ad essere spiumati per lo scopo. Che la lettera serva da monito anche per altri programmi Tv che seguono la medesima moda?
A Ballando con le Stelle si usano piume vere: non sono sintetiche, è bufera
Fino a quando gli abiti di sartoria finalizzati alle esibizioni danzanti sono sintetiche il problema non c’è, ma nel momento in cui si utilizzano piume vere, sorvolando con leggerezza sulla sofferenza e il martirio degli animali, allora il discorso cambia. Nella lunga lettera della Peta (People for Ethical Treatment of Animals) alla conduttrice Milly Carlucci si descrivono le brutali modalità attraverso le quali si ottengono le piume che adornano i costumi.
Di sicuro non solo in quella trasmissione si fa largo uso di piume vere ma questa protesta potrebbe fungere da monito anche per altri programmi che le adottano per rendere più scenografiche le coreografie dei ballerini. Eppure pare che nessuno si accorga della sofferenza dei volatili, che vengono ‘spiumati’ per fornire la materia prima naturale.
Davanti alla crudeltà sugli animali ogni spettacolo dovrebbe assumersi le proprie responsabilità e cambiare ‘rotta’: si potrebbero utilizzare anche piume sintetiche, sarebbero altrettanto utili allo scopo.
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A Ballando con le Stelle si usano piume vere: la lettera a Milly Carlucci
Per sensibilizzare le coscienze degli autori e dei responsabili della popolare trasmissione, la sezione italiana dell’associazione Peta, nella persona della sua responsabile Patrizia Re, ha scritto una lunga lettera a Milly Carlucci, che da anni conduce il noto format. In questa missiva, la Re ha spiegato nei dettagli (non poco cruenti) qual è il processo per ottenere le piume naturali da struzzi di appena un anno negli allevamenti in Sudafrica.
Prima vengono storditi da scariche elettriche , poi recisi alla gola e infine spiumati quando non possono ormai più reagire. E non si tratta solo di struzzi ma anche pavoni, fagiani, pappagalli; dal marabù africano una volta si ricavavano piume per le sartorie di alta moda ma oggi, col medesimo termine, si indicano dei prodotti con le piume di polli e tacchini che sono simili.
Che la lettera sia di monito e un incoraggiamento agli altri membri dello spettacolo a utilizzare piume finte? In effetti molti stilisti (come quelli di Victoria’s Secrets) già lo fanno, quindi un cambiamento è possibile: basta volerlo!