In un comune d’Italia sono state bruciate delle cucce e delle coperte che servivano a dare riparo ai gatti randagi della zona. Indagine in corso.
A questo mondo non si può mai stare tranquilli. Soprattutto quando vengono messe in atto delle scene a dir poco pietose, che danneggiano, fisicamente e non, un bene comune. A dir poco scandalosi sono quei fatti che ogni giorno vengono riportati ove a farne le spese sono sempre i più deboli, i meno “coperti” o se vogliamo anche meno tutelati.
Insomma, coloro che da soli non possono condurre una vita serena e che vengono aiutati da persone che nulla chiedono in cambio, se non un po’ di sana cortesia e buon senso. Un buon senso e un’educazione civica che dovrebbe essere parte integrante di ogni cittadini, d’Italia e non. Ma che spesso non viene nemmeno considerata.
Non considerata, non studiata, non applicata e alla fine i risultati si vedono da soli, brutti ma si vedono. Come quelli messi in atto contro i gatti randagi di un comune d’Italia. Per loro erano state lasciate, in un’apposita zona, delle cucce e delle coperte in modo da coprirli dalle intemperie e di lasciare loro un po’ di cibo. Quando una gattara, una mattina, è arrivata sul posto ha trovato l’abominio davanti ai suoi occhi.
Cucce e coperte bruciate: i gatti randagi sono scappati, ma ora che si fa con i danni? Parola al comune
Non si può rimanere inermi davanti a certi danni, che costituiscono la volgarità e la violenza di alcune parti della nostra società. Persone che, evidentemente non amanti della propria vita, riversano la loro rabbia su quella degli altri, molto spesso su esseri viventi più deboli di loro.
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Come lo sono i nostri amici a quattro zampe, che spesso non chiedono altro che un posto caldo dove poter mangiare e dormire, anche quando questo posto non si chiama casa, ma, ad esempio, colonia felina. La stessa che era stata messa in atto nel comune di Verolengo, della provincia di Torino.
In una zona isolata c’erano delle cucce e delle coperte, lasciate da alcune volontarie e gattare del posto, per i loro amici a quattro zampe. Un posto dove i felini potevano rifocillarsi e stare al caldo durante le notte d’intemperie. Un posto sicuro insomma, un luogo di pace, costruito con tanto amore.
Costruito con amore, e distrutto con odio e disprezzo. Poche mattinate fa, una gattara e donna anziana del posto, si è recata vicino la struttura e ha trovato tutto quanto distrutto. Qualcuno aveva dato fuoco alle cucce e alle coperte. Per fortuna nessun gatto è stato trovato morto o ferito.
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Ora, però, le gattare vogliono delle risposte per capire cosa è successo durante una notte di pura follia. È stato così richiesto l’intervento prima delle guardie zoofile e poi quello del comune, con le autorità competenti che ora prenderanno in mano la situazione e cercheranno di capire chi mai abbia potuto compiere un simile e brutale gesto.