L’attrice Brigitte Bardot, da sempre attiva al fianco delle organizzazioni animaliste, è di nuovo al centro delle polemiche. La “colpa” è di una campagna choc della sua fondazione, in cui si vedono delle pellicce insanguinate e la scritta “Io amo gli animali… morti”. Nelle scorse ore è arrivato un comunicato di chiarimento, che rimanda al sito web www.jeneportepasdefourrure.com (io non indosso pellicce).
Questo sarebbe l’intento della campagna: “L’idea è quella di sfidare coloro che dicono di amare gli animali. Quelli che passeggiano con il loro cane in città, ma che indossano vestiti con pellicce, a volte senza sapere che non sono sintetiche”. Gli animalisti sostengono che la maggior parte di questi capi sono prodotti in Cina dove la pelliccia sintetica costa più di quella vera. E denunciano: “Per produrre i capi invernali, sono uccisi procioni, martore e tanti altri animali”.
La campagna ha trovato l’adesione di Fourrure Torture, che il prossimo 13 gennaio, giorno in cui inizieranno i saldi a Parigi, organizzerà una giornata d’azione nazionale. Olivier Rafin, direttore dell’associazione, elenca alcuni dati: “Ogni anno nel mondo quasi 140 milioni di animali, principalmente visoni, volpi, procioni e conigli, vengono uccisi per la loro pelliccia”. Nel frattempo, Brigitte Bardot ha scritto una lettera aperta al presidente Macron, pubblicata da ‘Le Parisien’. Il giovane Capo dello Stato viene accusato, insieme al governo, di non spendersi per nulla contro la caccia, gli allevamenti degli animali da pelliccia e lo sfruttamento nei circhi.
Queste le sue parole: “Sono conosciuta in tutto il mondo per la mia battaglia animalista. È scandaloso che il mio Paese non faccia niente. Per me è una desolazione. Ho 83 anni. Non ho molto tempo da vivere. Prima di unirmi a Johnny [Hallyday] vorrei avere almeno una soddisfazione. Non ce la faccio più. Tutto è scoraggiante”.
Un anno fa, Brigitte Bardot aveva dichiarato: “Sono scoraggiata, perché sto assistendo al declino di un mondo, ma mi consolo dicendomi che ho tentato l’impossibile. Non ci sono leggi che denotano un progresso in tema di protezione degli animali. Tutte le leggi li sottomettono allo sfruttamento disumano, sempre più costrittive e mortali. Il governo è cieco e sordo, indifferente”. Poi aveva ricordato: “l fatto che molte persone comuni siano indignate di fronte alla sofferenza degli animali e diventano vegetariani o vegani, è un bellissimo esempio”. Di recente, invece, aveva polemizzato a distanza con Papa Francesco.
GM
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