La Procura di Brescia ha chiesto un anno e 11 mesi di condanna per padre e figlio che a Breno, in provincia, di Brescia ammazzarono un cane a bastonate. Il fatto avvenne in località Bazzena un anno fa nei pressi della loro proprietà. I due uomini, rispettivamente di 50 e 18 anni, hanno ucciso il povero animale con l’aggravante della crudeltà e della premeditazione.
C’era la volontà di uccidere gli animali, e la cosa si è potuta evincere anche dalle dichiarazioni rilasciate dal padre, che ha affermato di aver dovuto scegliere tra il cane ed il più piccolo dei suoi figli, visto che il quattrozampe a sua detta gli avrebbe ringhiato ferocemente contro. Il prossimo 23 dicembre sarà emessa la sentenza, nel frattempo la LAV (Lega Anti Vivisezione) si è costituita parte civile nel procedimento.
Ed anche l’ENPA (Ente Nazionale Protezione Animali) è scesa in campo nella diatriba, affermando come non sia giustificabile in alcun modo tanta crudeltà e confidando nel fatto che la giustizia faccia il suo corso.
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