E’ davvero una scoperta atroce quella avvenuta in via dei Mille, a Brescia, da parte di una mamma con figlia al seguito. Le due hanno trovato un povero cane sofferente nella spazzatura. L’animale era stato gettato tra i rifiuti con una fascia di plastica ben stretta al collo, segno che chi lo ha lasciato lì intendeva anche ucciderlo provocandogli il soffocamento.
La donna e sua figlia sono state attirate sul posto a causa dei forti guaiti del cane, e subito gli hanno prestato le prime cure, prima tirandolo fuori dal bidone dei rifiuti nel quale era intrappolato e poi togliendogli quel laccio che risultava essere di fatto un vero e proprio strumento di tortura e che nel giro di poco tempo avrebbe finito con l’ammazzarlo.
Poi le due si sono rivolte ad un ausiliario della segnaletica stradale che lavorava nei pressi. Il cane, un meticcio di colore bianco, è stato affidato agli agenti della locale stazione di Polizia. Adesso il quattrozampe sta meglio, nonostante la stretta al collo ed il freddo subito nel suo stato di abbandono, e si trova ora ne canile comunale della città lombarda, già pronto per poter essere adottato da subito da chi ne farà richiesta.
I poliziotti hanno anche fatto sapere che il cane è dotato di regolare microchip e che risulta essere iscritto all’anagrafe canina della regione Veneto. Chi ha fatto questo si prepara ad essere colpito da una denuncia per maltrattamento ed abbandono di animale, e grazie al microchip sarà questione di poco tempo rintracciare il responsabile, la cui identità resta ancora ignota.
Ed è solo uno dei casi di maltrattamento di animali, e di cani nella fattispecie, che sono già avvenuti in questi primi giorni del 2017: giusto nelle scorse ore a Livorno un povero cucciolone ha rischiato di brutto per l’incuria del suo sciagurato proprietario.