Altra vittoria in merito alla vicenda delle botticelle a Roma: sospeso il nuovo regolamento capitolino dal Tar del Lazio. Ma ora si chiede un altro sforzo, ossia quello di emanare un’ordinanza che metta in sicurezza, totale, le stesse botticelle.
L’estate, ormai, è arrivata anche in relazione al calendario. Nemmeno due giorni e già le temperature sono schizzate alle stelle in quasi tutte le regioni d’Italia. Se l’avanzare del caldo porta con sé l’ingresso delle belle giornate, sotto un’altra angolatura vi sono anche dei problemi chiari, ma non semplici, da affrontare. E molte di queste problematiche sono collegate anche al mondo animale. Il primo, come sempre, è da osservare nel tema dell’abbandono, seguito dallo sfruttamento e dai vari maltrattamenti. E infatti, da anni, il tema delle botticelle (cavalli da traino per far “godere” i turisti) è accorpato al maltrattamento degli animali. Non parliamo di leggi, ancora. Ma delle varie organizzazioni animaliste che de denunciano il loro “normale” svolgimento. Ancora non si è riusciti a far cessare questa “attività”, ma alcuni passi, anno dopo anno, vengono fatti. Quest’anno, a Roma, ne è stato fatto un altro. Ora, però, si chiede uno sforzo in più.
Se ne parlava da giorni, forse anche da mesi. Il problema delle botticelle, almeno a livello legale ed etico, si apre con il sopraggiungere della primavera, per poi arrivare alla calda stagione, l’estate. Oipa (Organizzazione Internazionale Protezione Animali) è da sempre in prima linea per la sospensione, totale, di questa “attività”.
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Oggi si parla di Roma. Il nuovo Regolamento capitolino prevedeva lo spostamento delle botticelle in alcune ville o parchi urbani della capitale d’Italia, come Villa Doria Pamphilj o Villa Borghese. È stato bocciato dal Tar del Lazio, con conseguente sospensione del Consiglio di Stato. Per le botticelle, quindi, si rimane col vecchio regolamento, che prevede lo stop dal 1 giugno al 15 settembre, nella fascia oraria 13.00-17.00.
Ma non basta. A farsi sentire è stata direttamente Rita Corboli, delegata Oipa di Roma. Quest’ultima ha chiesto, a nome di tutta l’organizzazione, l’emanazione di un’imminente ordinanza. Perché, in assenza di essa, i vetturini potrebbero far lavorare i cavalli anche nell’allerta caldo 3.
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Purtroppo, Oipa come tante altre associazioni, bocciano l’operato della giunta Raggi. O meglio, non ritengono che si sia fatto il necessario per tutelare il benessere e la salute di questi poveri animali, che molto spesso sono caduti a terra, sfiniti dal caldo, rimettendoci anche la vita. Ormai, lo sappiamo tutti. Una vera vittoria giungerà quando l’attività delle botticelle cesserà d’esistere. E quando la categoria dei turisti verrà nuovamente surclassata da quella dei viaggiatori, molto più rispettosa nei confronti degli animali.
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