Botticelle: Salvini dalla parte dei vetturini, scatena indignazione animalista

Botticelle: Salvini dalla parte dei vetturini, scatena indignazione animalista

Il ministro dell’Interno, Matteo Salvini sostiene le botticelle

botticelle roma
Botticelle a Roma

All’indomani dell’approvazione dell’emendamento con in Commissione Trasporti della Camera, sul divieto di mezzi trainati da animali nelle grandi città, il ministro Salvini si scatta una fotografia con un vetturino.

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Immediata la critica da parte di Daniela Martani, responsabile diritti animali di Alleanza Popolare Ecologista (Ape) che in una nota esprime la propria indignazione.

“Questa mattina, Angelo Sed, presidente della Naver (Nuova associazione vetturini romani) ha pubblicato su Facebook una foto in cui viene ritratto con il ministro Salvini. Proprio all’indomani della prima vittoria contro lo sfruttamento dei cavalli nelle città”, scrive Martani, ricordando che “la commissione Trasporti ha approvato l’emendamento presentato e sostenuto dall’on. Patrizia Prestipino (Pd), e dalle esponenti di Forza Italia, Michela Vittoria Brambilla e Federica Zanella per abolire il servizio a trazione animale nelle città”.

Secondo la Martani si tratta di “una rivoluzione di libertà e civiltà a cui la Lega vuole opporsi”, sostenendo che “il vicepremier Salvini incontrando al Senato il portavoce dei vetturini ha espresso il suo sostegno alle ‘botticelle’ dichiarando un laconico ‘tenete duro'”.

Lo stesso Sed in un post successivo, ha reso noto che “ieri i vetturini hanno firmato una proposta che per loro è una vittoria,ma sempre una proposta resta, non buttatevi giù.
Deve fare ancora camera e senato. La partita è aperta e io me l’ha gioco”.

Quella di Salvini, per la Martani è una posizione “va in contrasto con la crescente sensibilità degli italiani nei confronti dei diritti degli animali”.

La responsabile diritti animali di Alleanza Popolare Ecologista sottolinea alcune incoerenze del ministro dell’interno che da una parte “si indigna per cani e gatti maltrattati promettendo l’inasprimento delle pene, ma quando si tratta di altre specie dimentica addirittura che a pagina 15 del suo programma ‘per il governo del cambiamento’ si parla di tutela di animali a 360 gradi”.

Ecco perché viene auspicato “un ravvedimento della compagine leghista e che si arrivi al superamento di questa tradizione anacronistica e irrispettosa. La riscrittura dell’art. 70 del codice della strada salverà la vita di tanti cavalli”.

C.D.

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