Botti di Capodanno: da Nord a Sud, aumentano i Comuni con il divieto

Botti di Capodanno: da Nord a Sud, aumentano i Comuni con il divieto

no botti

Il divieto dei bottia Capodanno è un segno di civiltà e di consapevolezza con il quale contribuire a rendere le nostre città e campagne a misura di animali. Soddisfazioni espresse dalle associazioni animaliste per il divieto dei botti e dei fuochi di artificio emesso da numerosi Comuni in Italia, da Nord a Sud della Penisola. In tutto si contano ben 500 comuni che hanno aderito all’iniziativa promossa non solo per contenere il problema dell’inquinamento ambientale che quest’anno a causa dell’assenza di pioggia sta gravando sui capoluoghi ma anche per un tema di sicurezza e quello relativo ai pericoli per gli animali. Non a caso, il Ministero della Salute ha avviato una campagna di sensibilizzazione prima di Natale, intitolata “Feste felici con i nostri amici”, ricordato lo stress e i pericoli ai quali sono esposti i 4zampe con i botti (clicca qui).

Ecco una piccola mappa dei comuni principali con i divieti

NORD:

Milano, Bergamo e Brescia, anche Bologna dove il divieto a fuochi, petardi e mortaretti è partito il 24 dicembre e andrà avanti fino al 7 gennaio, con sanzioni da 100 a 500 euro. Segue Lodi con stop ai fuochi d’artificio fino al 2 gennaio, mentre a Torino i botti saranno banditi la notte di Capodanno.

A Vicenza e Verona: il divieto di utilizzo e sparo di materiali esplodenti, è in vigore ad una distanza inferiore a 200 metri dai luoghi di ricovero, cliniche, ospedali, case di cura e di riposo, scuole (limitatamente agli orari delle lezioni scolastiche), mentre in presenza di animali domestici nonché in direzione degli stessi presenti sulla pubblica via, nei luoghi aperti al pubblico dei centri abitati. Inferiore di 200 metri dal canile comunale e da spazi verdi pubblici destinati ai cani, in aree naturalistiche e oasi protette in cui viene tutelata la fauna selvatica. L’ordinanza vieta inoltre di condurre in qualsiasi momento animali d’affezione in luoghi dove vengono effettuati spettacoli pirotecnici autorizzati.

Divieto anche a Genova e Tortona (Alessandria), quest’ultima per il periodo compreso fra il 28 dicembre e il 6 gennaio.

Botti vietati anche ad Aosta, Cortina d’Ampezzo (Belluno) e Cesena con lo stop esteso per tutto l’anno. Mentre a Vercelli i botti sono vietati a Capodanno in tutta la città, tranne nell’area del parcheggio del Carrefour e nel piazzale divertimenti, per un’ora sola, dalle 23.30 alle 00.30.

SUD:

A Reggio Calabria lo stop sarà dalle 12 del 24 dicembre scorso alle 7 del 7 gennaio 2016, mentre a Stretto sono previste multe da 25 a 500 euro. Bari ha prolungato il divieto dal 23 dicembre scorso al 1° gennaio e a Palermo il divieto sarà fino al 6 gennaio, con sanzioni da 25 a 500 euro.

Sempre in Sicilia, divieto ad Agrigento, Siracusa e Gela.

CENTRO

Divieto ad Ancona con sanzioni fino a 154 euro per la notte di San Silvestro. A Pescara il divieto è prolungato fino al 7 gennaio. Seguono Bari e i Comuni di Altamura, Gravina in Puglia, Molfetta ed altri.

Mentre a Torre del Greco (Napoli) è vietato l’utilizzo di botti in svariate circostanze e l’eventuale raccolta in strada di fuochi inesplosi così come a Salerno con il divieto “in luoghi pubblici che privati” con multe fino a 500 euro per chi contravviene all’ordinanza. Consentiti gli “articoli pirotecnici di libero commerci” ma solo in zone isolate

In Toscana il divieto riguarda Lucca dalle 6 del 31 dicembre alle 24 del 1° gennaio, Cascina (Pisa), Pistoia fino al 6 gennaio, Siena che vieta l’utilizzo anche di prodotti “con effetto luminoso, tipo candela magica, anche di libera vendita, a partire dalla mezzanotte del 30 dicembre e fino alla stessa ora del primo gennaio” e a Viareggio

Nel Lazio, il divieto riguarda alcuni capoluoghi come Rieti per tutelare l’incolumità delle persone e degli animali fino al 3 gennaio 2016 e a Tivoli.

Tra i comuni del Centro, in Abruzzo a Chieti saranno vietati i botti per il terzo anno consecutivo.

SARDEGNA

Vietati fuochi d’artificio e botti a Cagliari, Sassari, la Maddalena, Porto Torres, Quartu Sant’Elena e Iglesias.

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