Capodanno si avvicina ed alcuni comuni italiani hanno già fatto sapere di aver preso dei provvedimenti in favore dei cani domestici e non, che con i tradizionali botti di fine anno si ritroveranno a vivere un momento difficile. In diverse località ad esempio non sarà possibile sparare petardi, mortaretti, razzi, mentre in altri posti il divieto sarà operativo soltanto per poche ore a cavallo tra il 2017 ed il 2018. Altrove ancora invece non sono state emanate ordinanze restrittive ma sono stati diffusi dei messaggi con i quali si invitano i cittadini ad assumere un comportamento responsabile, senza lasciarsi andare ad eccessiva euforia nei festeggiamenti per il nuovo anno. Le associazioni animaliste invece vorrebbero senza mezzi termini vietare qualsiasi utilizzo di botti, per non creare disagio agli animali, e per l’appunto ai cani in particolare, il cui udito è molto sensibile. La Lega Nazionale Difesa del Cane ha lanciato ad esempio la campagna #buttaibotti sul web.
Cosa fare per far si che Capodanno sia un momento bello anche per i nostri cani? Massimo Mancini della squadra Cinofili di Roma fornisce alcuni consigli: “Tutti loro hanno paura dei botti, e geneticamente alcune razze li soffrono di più. Non capisce cosa sta accadendo intorno a lui ed è portato a cercare il rifugio più vicino a lui. Quando verranno sparati i fuochi, il cane non dovrà essere lasciato all’aperto: se ne avete in casa, portateli all’interno, specialmente se siete ai piani alti di un condominio, perché gli animali potrebbero anche gettarsi nel vuoto. Non sparate botti vicino ad un cane, portateli all’interno e chiudete finestre e persiane, per impedire esposizioni sia uditive che visive. I cani fanno un collegamento ad esempio tra lampi e tuoni, e lo stesso avviene anche con i botti. Poi sarebbe d’aiuto anche alzare il volume di radio e tv, per coprire i forti rumori esterni. E le coccole non fanno altro che confermare la convinzione dei nostri amici a quattro zampe di avere paura, quindi sarebbe meglio restare indifferenti fino alla durata dei festeggiamenti”. Intanto è proprio questo il periodo in cui si registra il picco di abbandoni di cani nelle apposite strutture di accoglienza.
A.P.
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