La guida e i consigli utili su cosa fare per proteggere gli animali dai botti di Capodanno
L’antica tradizione imponeva che nel passaggio fra il vecchio e il nuovo anno si facessero dei botti e dei fuochi per allontanare gli spiriti malvagi e propiziarsi così un anno benevolo. Adesso però l’unica vera conseguenza dei botti di Capodanno e dei fuochi d’artificio è spaventare a morte, con il rischio concreto di ucciderli – facendoli per la paura allontanare dalle proprie case o dai propri rifugi- gli animali. Per i cani e i gatti la notte dell’ultimo dell’anno è infatti la notte peggiore e noi umani, loro amici, abbiamo il compito di proteggerli e sapere cosa fare per calmarli.
I fuochi d’artificio e i botti sono una tragedia per tutti gli animali: gli uccelli scappano dagli alberi in cui sono riparati e di notte alla cieca non capendo dove vanno finiscono con lo sbattere contro i muri; i cavalli negli allevamenti si imbizzarriscono e cercano di scappare; alcune mucche hanno aborti spontanei per la grande paura. Cane e gatto che vivono con noi in casa hanno altrettanta paura, sono spaventati e possono farsi davvero male, perfino morire.
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Gli animali, e i cani e i gatti in particolare, hanno dei sensi molto più sviluppati dei nostri, l’udito, ad esempio, è circa 4 volte più sviluppato del nostro. Noi sentiamo rumori fino a 15 mila hrtz, loro fino a 60 mila, nei casi dei cani, e fino a 70 mila nei casi dei gatti. Immaginate quindi cosa significhi sentire una serie di botti, di cui non ne comprendete il significato, tutti insieme, violentissimi e fortissimi. Non sareste anche voi spaventati? Ecco, questo è quello che succede agli animali.
E nella paura cani e gatti hanno diverse reazioni con comportamenti anche molto pericolosi: scappano perdendo però per via dell’ansia l’orientamento e rischiano così di perdersi, di venire investiti e di provocare gravi incidenti stradali; hanno attacchi di panico con reazioni diverse e potenzialmente molto gravi come buttarsi dal balcone; possono avere degli infarti, specie gli esemplari più anziani. Per prevenire tutto ciò si dovrebbero evitare in assoluto i fuochi d’artificio, cosa difficile da ottenere, ma almeno possiamo aiutare i nostri amici a vivere meglio e con meno paura quest’ultima notte dell’anno.
I cani sono molto più sensibili dei gatti ai rumori, reagiscono infatti subito a qualsiasi rumore sentano, dal campanello ad una frenata di una macchina. Il loro udito è sviluppatissimo e si accorgono di rumori che noi neanche percepiamo. La notte di Capodanno è vissuta malissimo da ogni cane, forse l’animale che ne soffre di più in assoluto per i botti e i fuochi d’artificio. Alcuni sviluppano una ‘fobia al rumore‘, altri possono reagire con dei veri e propri attacchi di panico (possono urinare in giro, ansimare, fare dei vocalizzi). E’ importante sapere che il comportamento del padrone ha un ruolo fondamentale nello sviluppo delle paure del cane ed importante seguire i consigli per poter calmare il proprio cane impaurito.
Quello che fa il padrone è fondamentale nella relazione con il cane e comprendere il linguaggio del cane ci aiuterà a trovare il giusto comportamento da adottare con lui. Se un cane abbaia quando ci sono i botti o si nasconde sotto il letto sta in entrambi i casi comunicando una sua emozione nei confronti di un evento esterno: nel primo caso avverte il padrone di un pericolo, nel secondo scappa dal pericolo. Se in questi casi il comportamento del padrone è quello di accarezzare il cane, rassicurarlo, cercare così in qualche modo di tranquillizzarlo non gli stiamo altro che dicendo: ‘Sì, hai ragione, c’è un pericolo’. Stiamo quindi rafforzando la sua emozione, in questo caso la paura. Lo sforzo che il padrone deve fare è quello di comportarsi normalmente, cercando di ignorare la paura del cane. Accarezzalo e premialo con qualche ricompensa solo quando si tranquillizza.
Se il comportamento del padrone nei confronti del cane è fondamentale per aiutare fido a stare più tranquillo è altrettanto fondamentale seguire alcuni consigli per evitare di mettere il nostro cane in pericolo, per diminuire la sua paura, per farlo stare più tranquillo, per poterlo calmare e trascorrere quasi serenamente la notte di Capodanno.
– Non lasciare il cane da solo. Se già generalmente il cane mal sopporta la solitudine, essere solo in una situazione di paura e per lui di pericolo imminente, potrebbe mettere seriamente a rischio la sua incolumità, oltre al fatto di farlo stare davvero mare.
– Non legare il cane alla catena. Nel tentativo di fuga potrebbe strozzarsi.
– Non lasciare il cane in balcone. Potrebbe buttarsi di sotto.
– Non lasciare il cane in giardino. Facilmente scapperebbe.
– Crea una cuccia sicura all’interno di casa, ossia un luogo riparato, comodo, magari il più lontano possibile dai rumori dalla strada. Abitualo ad andarci già qualche giorno prima di Capodanno e premialo con dei bocconcini ogni volta che ci entra.
– Abbassa le tapparelle e chiudi le finestre. Se puoi metti sulle finestre del nastro isolante per ridurre ulteriormente il rumore.
– Metti della musica o accendi la tv per confondere i rumori.
– Distrai il cane con il cibo o con un gioco.
– Spruzza dei feromoni nella stanza e nella cuccia. I feromoni sono degli acidi grassi sintetici prodotti naturalmente dalle ghiandole sebacee. Abbassano l’ansia e lo stress.
– In caso di cane anziano o cardiopatico consulta il veterinario per somministrargli un farmaco calmante.
Anche i gatti come i cani hanno un udito sensibilissimo, anzi percepiscono ancora più ultra suoni. D’altronde sono dei cacciatori che devono individuare a distanza la loro piccola preda ed essere capaci di sorprenderla. Il loro udito finissimo è però martellato da un rumore insopportabile la notte del 31 dicembre. I gatti che vivono per strada sono chiaramente i più esposti ai pericoli. Trovare un rifugio per un randagio è già un’impresa difficile, poi quando improvvisamente esplodono una serie di botti e il cielo si riempie di bagliori accecanti, la reazione istintiva è quella della fuga che spesso però finisce sotto una macchina. Per i gatti che vivono in casa i rischi sono minori, ma il gatto potrebbe comunque avere degli attacchi di panico, tentare delle fughe, buttarsi di sotto, farsi male dentro casa o avere un infarto.
Il nostro comportamento è importante per far capire al gatto che non c’è un reale motivo per preoccuparsi. Resistiamo quindi alla tentazione di prenderlo in braccio per tranquillizzarlo, sarà portato a pensare che un pericolo c’è davvero e potrebbe divincolarsi da noi graffiandoci. Se abbiamo dimestichezza con i gatti e ne troviamo uno per strada spaventato, agiamo con attenzione in quanto in uno stato di paura la reazione più probabile è l’aggressività. Possiamo però aiutare i gatti randagi costruendo dei piccoli rifugi: delle scatole di cartone, sistemate il più possibile lontano dai palazzi, potrebbero essere un buon rifugio.
La nostra vicinanza aiuta il nostro amico a 4 zampe a superare le sue paure. Il gatto a differenza del cane sa badare più a se stesso e sceglie con cura il suo rifugio. Non cercate di fargli cambiare idea, ma mettetelo nelle condizioni migliori per non farsi del male.
– Non lasciare il gatto in balcone. Potrebbe scappare.
– Non lasciare il gatto in giardino. Scapperebbe.
– Fate entrare il gatto in casa e chiudete porte e finestre.
– Abbassate le tapparelle per evitare di fargli vedere i bagliori dei fuochi di artificio.
– Lasciate il gatto libero di cercare il suo rifugio. Il gatto sceglie autonomamente il posto che ritiene più idoneo.
– Non costringete il gatto a scegliere una stanza o un posto, lasciatelo libero di andare sotto il letto o nell’armadio o nei posti a lui cari.
– Non disturbate il gatto fin quando non è tutto finito.
– Lasciate al gatto a disposizione acqua, croccantini e la sua lettiera.
– Spruzzate dei feromoni nella stanza e nella sua cuccia o usate il diffusore elettrico di feromoni.
– In caso di gatti anziani o cardiopatici consultate il veterinario per somministrargli eventuali calmanti.
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