Boom di nascite nel parco Parco nazionale di Amboseli, in Kenya il parco che dista circa 240 km dalla Capitale è stato piacevolmente sorpreso dalla svolta positiva delle nascite.
Kenia, Parco nazionale di Amboseli, sono circa 140 i nuovi cuccioli di elefanti nati durante il lookdown dovuto all’epidemia di covid-19, grazie alle abbondanti piogge la vegetazione è cresciuta notevolmente dando maggior nutrimento agli animali presenti nel parco in concomitanza con l’assenza di turismo infatti sembra che gli animali indisturbati abbiano procreato molto più di quanto facessero nel passato.
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Complice anche l’assenza di traffico aereo che disturba notevolmente l’accoppiamento degli animali, secondo quanto riferito alla Bbc da Winnie Kiiru, della Fondazione per la protezione degli elefanti, il numero di parti sarebbe notevolmente aumentato, e sono nati addirittura due coppie di gemelli.
Gli elefanti solitamente sono distratti dalle orde di turisti curiosi che cercano di avvicinarsi per scattare la foto perfetta e questo fa si che procreino meno. Ma la mancanza di turismo non sarebbe l’unica motivazione del boom di nascite, infatti sembra che le nascite siano dovute anche grazie alle abbondanti piogge.
Una svolta positiva non solo per l’ambiente ma anche per la popolazione di elefanti. Il Kenia che sta affrontando una grave crisi economica a causa dell’assenza di turismo come moltissimi altri paesi ha tratto un piccolo vantaggio dall’assenza di turismo nel paese.
Secondo Winnie Kiiru dell’Elephant Protection Initiative la situazione che si è verificata quest’anno “Dovrebbe essere una spinta a diversificare le attività e garantire alle comunità che dipendono dalla natura la possibilità di avere altri guadagni nonostante il fermo turismo”
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La direttrice dell’Amboseli Trust for Elephants Cynthia Moss entusiasta per i nascituri ha dichiarato ai giornali locali:
“Sembra che i cuccioli di elefante stiano cadendo dal cielo. La capacità di una femmina di concepire e portare a termine un cucciolo dipende molto dalle sue condizioni fisiche”.
“Durante gli anni di siccità, le femmine possono interrompere tutti i cicli riproduttivi fino a quando le precipitazioni non migliorano, con conseguente crescita della vegetazione”.
Secondo quanto dichiarato dalla direttrice non è la prima volta che questo boom di nascite si verifica infatti sembra essere accaduto nel 1979-80 e negli ultimi mesi del 2011 e per tutto il al 2012.
Le 140 nascite attualmente non sono un vero e proprio record ma secondo la direttrice molti altri piccoli pachidermi nasceranno nell’arco dell’anno.
Loriana Lionetti
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