Boom di abbandoni dopo le adozioni: l’allarme viene lanciato nel cremonese

Boom di abbandoni dopo le adozioni: l’allarme viene lanciato nel cremonese

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Pit Bull adulto (Pixabay)

Al canile di Cremona c’è una vera e propria emergenza. Da febbraio scorso ben 52 animali sono stati abbandonati e portati nella struttura; da qualche mese ormai pare ci sia stato un vero e proprio boom di abbandoni. A lanciare l’allarme è stata Alessandra Bonvicini, presidente dell’Associazione Zoofili Cremonesi che gestisce il rifugio di Cremona insieme ad altre persone: “Abbiamo recuperato una cagnolina che dopo tre giorni ha partorito sette cuccioli e poi ci hanno portato un cartone con dentro altri sette cuccioli appena nati. Li abbiamo allattati ogni quattro ore, giorno e notte. Ora stanno bene tutti e sono pronti per trovare una famiglia”, ha raccontato la Bonvicini.

Boom di abbandoni dopo le adozioni: si tratta di un fenomeno sempre più pericoloso

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Cucciolo di Pit Bull in spiaggia (Pixabay)

Tra i “più abbandonati” dai proprietari pare ci siano cani di razza Pit Bull, molossi e cani da caccia. A quanto pare molte persone che adottano questi cani si trovano in difficoltà di fronte a questi animali, visto che solitamente sono esemplari che hanno bisogno di molte attenzioni e cure. È evidente, dunque, che l’emergenza sia più che mai reale e che stia degenerando in una situazione sempre più pressante.

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Oltre a tutto ciò bisogna aggiungere che non esiste una norma di legge che regolamenti nello specifico l’adozione di queste razze; ciò rende ancora più difficoltosa la situazione che è già molto grave di suo. L’appello, ovviamente, è quello di non abbandonare i cani in questione e, anche in sede di adozione, è meglio riflettere bene su ciò che si sta facendo.

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Questi poveri cuccioli non meritano tale trattamento; è necessario invertire al più presto questa tendenza che risulta essere davvero triste e problematica. Ciò può avvenire, in parte, anche solo aiutando e donando del cibo e delle risorse ai rifugi che accolgono i pelosi per fare in modo che il personale riesca a sfamare tutti senza ulteriori difficoltà.

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