Cosa ha deciso il Governo circa il Bonus Animali 2023 e quali sono le novità da conoscere? Tutte le notizie utili ai padroni.
Fumata nera sul Bonus per il prossimo anno ormai alle porte, che prevede solitamente un aiuto economico per i padroni che si prendono cura di animali da compagnia e sostengono spese per il loro mantenimento. Ma perché il Governo ha preso questa decisione e quali sono i dettagli da conoscere sul Bonus Animali 2023? Tutto quello che c’è da sapere.
Bonus Animali 2023: la Manovra prevista per il nuovo anno
Introdotto per la prima volta nel pieno del primo lockdown durante la pandemia da Covid 19, si trattava di un contributo annuale di circa 150 euro a famiglia per ogni animale di compagnia che viveva con essa, fino a un massimo di tre esemplari (e dunque fino a 450 euro). Il Bonus veniva calcolato anche in base all’ISEE: infatti una famiglia con meno di 7000 euro annui, avrebbe potuto ricevere un contributo per gli animali fino a 700 euro.
Durante il Governo Draghi, non era previsto un contributo erogato su conto corrente, bensì uno sconto fiscale sulle spese sostenute durante l’anno di imposta, ovvero quello precedente alla dichiarazione dei redditi. Il Bonus Animali 2022 non era calcolato quindi sull’ISEE bensì doveva risultare la tutela legale sull’animale registrato all’anagrafe.
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L’attivista e deputata Michela Vittoria Brambilla del Gruppo Misto aveva firmato un emendamento per un Bonus Animali 2023 che prevedeva un contributo fino a 900 euro, volto alla tutela dei diritti degli animali e dell’ambiente. Ma esso avrebbe previsto non solo un contributo economico, ma anche:
- finanziamento ulteriore contro il fenomeno del randagismo,
- riduzione dell’Iva su alimenti e cure degli animali,
- tutele maggiori per gli animali selvatici,
- passaggio ad allevamenti senza gabbie.
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Bonus Animali 2023: la bocciatura e i dettagli
L’emendamento sopra citato non è stato approvato per il prossimo anno, quindi nessun contributo è previsto a sostegno delle famiglie che si occupano di animali da affezione. Infatti le polemiche non sono tardate ad arrivare: la presidente dell’Enpa Carla Rocchi ha definito questo nuovo Governo Meloni ‘ostile agli animali’, poiché ne metterebbe a rischio la vita e la salvaguardia.
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Le sue parole non si sono fatte attendere e hanno tuonato sulla decisione governativa:
‘Da anni Enpa chiede la riduzione dell’IVA al 10% per pet food e spese veterinarie e in un momento come questo tra aumenti di energia, carburanti e inflazione a cascata in tutti i settori togliere le agevolazioni per chi ha animali domestici equivale a mettere a rischio migliaia di vite‘.