Nelle scorse settimane, Andrea Bocelli era stato testimonial di una campagna contro il consumo di carne di cane. La campagna era stata lanciata da Michela Vittoria Brambilla, presidente di Leidaa e del neonato Movimento Animalista. Il noto cantante – ambasciatore della musica italiana nel mondo – aveva spiegato in un video: “Lui si chiama Chopin, ve lo presento. E’ il mio cane ed è il primo amico che mi aspetta quando torno dai viaggi che faccio in giro per il mondo”.
Bocelli aveva proseguito: “Il cane è da sempre amico dell’uomo, l’amico che non ci tradisce mai e noi dobbiamo cercare di restituire almeno un po’ di quello che questi animali ci danno. Non abbandoniamoli, amiamoli e soprattutto – siccome sono nostri amici – non maltrattiamoli. E non mangiamoli”. L’appello è seguito dagli hashtag #StopYulin #StopBoknal #StopDogMeatTrade e dalle immagini di Bocelli che gioca col suo fido Chopin.
L’appello di Andrea Bocelli
Il cantante finisce però ora nell’occhio del ciclone per essersi esibito sul palco con affianco una tigre. La denuncia contro Bocelli parte dall’associazione Centopercentoanimalisti: “Andrea Bocelli si è esibito in concerto con la presenza, sul palco, di una Tigre. Il fatto che sia ‘bianca’ è irrilevante”. Per gli animalisti, “è una Tigre, fatta nascere a forza in un allevamento, cresciuta e destinata a vivere lontano dal suo habitat naturale”. Quindi è stata “privata dei rapporti e dei comportamenti etologici della sua specie, costretta ad esibizioni che con una Tigre non hanno nulla a che fare”.
Centopercentoanimalisti ricostruisce l’accaduto: “La Tigre viene dal ‘Tiger Experience’ di Campolongo (Padova), struttura che alleva e fa riprodurre felini soprattutto per noleggiarli, come fossero oggetti. Con queste premesse, appare falso e ipocrita l’impegno di Bocelli come ‘animalista’, testimonial della campagna contro il consumo di carne di Cane (Polli, Maiali, Pesci etc. non contano)”. Sotto accusa dunque anche Michela Vittoria Brambilla, per aver voluto Bocelli testimonial.
Gli animalisti insistono: “Cos’è quello che ha fatto Bocelli, se non maltrattamento? E non è tutto qui: per abituarla alla voce del cantante, per giorni prima del concerto la povera Shina, la Tigre, è stata obbligata ad ascoltare le sue canzoni, sparate a tutto volume. D’altra parte, al concerto dell’anno scorso, Bocelli ha fatto intervenire alcuni elefanti, provenienti da un circo. E’ chiaro che Bocelli, e a questo punto anche la LIDAA, non ha la minima idea di cosa significhi Animalismo, rispetto e amore verso gli Animali. E la Brambilla dovrebbe pensarci”. Duro anche il tweet della Lav su quanto accaduto: “Cantare con una tigre è stato pessimo. E’ sfruttamento animale, non eri per la loro difesa? Gli animali non sono comparse!”.
La tigre sul palco di Bocelli
GM
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