Bocconi killer al parco, questa volta è successo a Pesaro. Li ha ingeriti una cagnolina che per fortuna è fuori pericolo
Torna l’allarme delle polpette killer, questa volta a Pesaro. Rabbia e frustrazione continuano a circolare tra i padroni degli amici a quattro zampe, molto preoccupati per il triste fenomeno. Pochi giorni fa, si è verificato un altro caso di avvelenamento al parco Trivella che ha gettato l’intera popolazione nel panico più totale.
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Doveva essere un giorno di festa, spensierato, nonostante la situazione pandemica che sta mettendo in difficoltà l’Italia e il mondo intero. Invece, i pesaresi hanno dovuto fare i conti con la tensione, la paura, due sentimenti che in questo periodo conosciamo bene e che in questa situazione sono aumentati ulteriormente. Quel giorno, un’innocente cagnolina si è ritrovata a sperimentare la crudeltà umana, vivendo sulla sua pelle, le gravi conseguenze prodotte dall’avvelenamento. E’ accaduto intorno alle 13, quando la pelosetta era uscita di casa insieme alla sua padrona Giulia, una donna residente nella zona. Appena è arrivata sul posto, la donna si è soffermata a parlare con alcuni conoscenti ma poco dopo ha fatto un’amara scoperta. La sua pelosetta aveva preso qualcosa da terra e insospettita, la sua padrona le ha aperto la bocca. Proprio in quell’istante, Giulia si è accorta che la sua amica a quattro zampe aveva ingerito la carne con delle striature blu. La quantità inghiottita dalla cagnolina ha reso necessario il trasporto dal veterinario che le ha fatto una flebo con un liquido anti veleno.
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Fortunatamente, la cucciola ha ingerito solo una piccola parte della quantità di carne ed è fuori pericolo. Nel frattempo la carne è stata posta sotto sequestro e verrà analizzata per capire di cosa si tratta. E’ stato fondamentale anche il contributo della donna che osservando il luogo ha visto altri bocconi in quell’area, provvedendo a contattare la comunità tramite chat e a denunciare il fatto alla forestale. L’area è stata transennata dalla polizia municipale. Al riguardo, la residente del parco ha espresso la sua opinione: “Non è possibile che possano accadere fatti del genere, considerando che il parco è frequentato anche da bambini. E’ una vergogna, non solo il fatto di voler uccidere un animale ma anche il fatto di volerlo fare soffrire. Ci vorrebbero le telecamere.” Infatti, non è la prima volta che accadono fatti simili. Insomma, si tratta di un’emergenza che ancora non conosce sosta. E’ caccia al responsabile.
Benedicta Felice
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