L’ENPA mette in guardia chiunque possieda un animale domestico nei dintorni di Merate. Siamo in Lombardia, per la precisione in provincia di Lecco. Qui l’Ente Nazionale Protezione Animali ha ricevuto diverse segnalazioni che riferiscono di bocconi avvelenati disseminati a caso sul territorio. La cosa è avvenuta anche in altri centri limitrofi, come Casatenovo, Camparada, Rogoredo, Cascina Mondromeno e Cascina Verdura. L’ENPA stessa scrive in una nota pubblicata sui propri canali web ufficiali: “Se passeggiate con il vostro cane tenetelo al guinzaglio, ci sono continui ritrovamenti di bocconi avvelenati”. La cosa è stata scoperta sul finire della scorsa settimana, e da quanto risulta, i bocconi vengono lasciati a caso in giro, proprio nel bel mezzo di sentieri di campagna e stradine simili.
Sia per cani al guinzaglio che per quattrozampe abituati a vagare liberamente, il consiglio è di prestare la massima attenzione per non incorrere in spiacevoli inconvenienti. Difatti la cosa, causata dalla follia di uno o più maniaci che evidentemente odiano gli animali, ha già provocato una vittima. Si tratta di uno sfortunato cane di razza Cavalier, appartenente ad una famiglia di Vimercate, nel Milanese. Altri quattro animali erano rimasti ugualmente intossicati dai bocconi avvelenati, ma per fortuna si è riusciti a salvarli proprio per i capelli, come si suol dire. I quattrozampe sono riusciti a cavarsela, grazie ad un intervento tempestivo. Adesso è caccia aperta a chi si diverte a causare morte e dolore colpendo dei poveri animali indifesi.
Casi di bocconi avvelenati lasciati consapevolmente in giro con l’unico scopo di uccidere non mancano. Verso la fine di ottobre la stessa cosa è successa anche nel popoloso comune pugliese di Barletta, in Puglia. Qui a fare le spese della follia umana è stato il cane di una blogger del posto, molto conosciuta. Con lui erano morti anche altri due quattrozampe. I casi di decesso sono stati anticipati da diversi sintomi. Nella fattispecie convulsioni, spasmi, vomito, incontinenza, difficoltà respiratorie ed infine il coma. Ma chi ha fatto questo non è stato trovato e si trova ancora a piede libero ed impunito. La speranza è che in entrambi i casi i responsabili vengano catturati per fargliela pagare.
A.P.
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