Black list Vip e influencer che promuovano crudeltà sugli animali
Vip che indossano pelle di animali
L’Associazione Italiana difesa animali e ambiente (Aidaa), in prima linea per denunciare le “influencer” che indossano pelle e pellicce di animali. Aidaa da diversi anni si rivela un osservatore della società italiana nei riguardi degli animali. Non solo crudeltà, reati, abbandoni sono all’ordine del giorno.
L’associazione ricorda infatti come gli stessi personaggi pubblici che siano politici, attori, giornalista o showgirl sono responsabili della loro immagine e del modello che diffondono.
A cominciare dal modo in cui si relazionano con gli animali.
Non a caso, Lorenzo Croce presidente di AIDAA ha stillato una classifica di alcune vip che “indossano pellicce, le promuovono pur sapendo che dietro si nasconde il dolore e la morte di milioni di animali”.
A differenza di alcune grandi donne che hanno dedicato la loro vita agli animali Croce ha evidenziato come attraverso la loro immagine, queste showgirl o influencer “promuovono le borse fatte con la pelle dei coccodrillini uccisi per sgozzamento, si vestono con le piume di struzzo, sapendo che dietro quei vestiti vi sono gesti di violenza e dolore, arrivano ad indossare pellicce e ciabatte ornate con la pelle ed i peli di cane procione e visoni e di altri animali sapendo che per produrre le loro infami ciabatte vengono uccisi milioni di animali in maniera crudele”.
“A loro questo non importa, importa solo che grazie alla promozione fatta sul dolore e sulla pelle degli animali e macchiandosi cosi le mani del loro sangue si impingui il loro conto in banca”, chiosa Croce, pubblicando sul blog dell’associazione la “lista nera” delle vip nemiche degli animali.
Chiara Ferragni, che in assoluto è colei che promuove il maggior numero di vestiti, scarpe, borse ed accessori fatte con pelle e peli di animali massacrati
Per popolarità e per soldi fatti sulla pelle degli animali viene al secondo posto Giulia De Lellis finita già in passato nella lista nera degli animalisti
Segue la signora Barbara D’Urso che veste con piume di struzzo ma ha l’aggravante di essersi più volte definita pubblicamente “animalista”, si animalista quando conviene.
Infine, al quarto e al quinto posto della lista arrivano Alessia Marcuzzi e Melissa Satta che non mancano occasione per apparire in pelliccia, o in vestiti di piume o indossare accessori e borsette di pelle di animali morti.
“Ce ne sono altre ovviamente ma queste cinque secondo le nostre iscritte sono le peggiori e per questo invitiamo a boicottarle, e chiediamo a loro di redimersi partecipando attivamente alle attività ed alle campagne pro animali, e per le prime due non sarebbe male un periodo a spalare la cacca dei cani nei canili italiani”. Conclude il presidente Aidaa.