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Bergamo, serial killer di gatti a processo: “Faceva cose orribili”

FOTO: Facebook

E’ stata richista una condanna ad un anno e quattro mesi di reclusione per l’uomo accusato di aver ucciso diversi gatti a Trescore Balneario, in provincia di Bergamo. Questa pena, nel caso in cui verrà confermata, andrà a sommarsi ad un’altra di due anni ricevuta per atti di stalking, comunque in relazione ad una stessa vicenda.

Il serial killer di gatti, 40 anni ed attualmente residente a Cenate Sotto, si era reso responsabile di efferate torture ai danni di diversi poveri gattini che lui stesso si era premurato di prendere in adozione. Ma anziché prendersi cura di questi piccoli animali bisognosi di affetto, il mostro li sottoponeva a scempiaggini indicibili ed addirittura li filmava e li fotografava per far vedere il tutto agli ex proprietari. Ed ogni volta il finale era tragico, con l’uccisione di un micetto.

Proprio diversi ex padroni dei gattini hanno deposto in aula contro l’imputato, al punto che il giudice incaricato di seguire il caso avrebbe anche richiesto all’avvocato dell’ENPA, costituitasi parte civile, di non inserire tutti i dettagli macabri del modus operandi dell’aguzzino.

La denuncia per stalking poi nasce dalla massiccia frequenza di messaggi che il killer mandava in particolare ad una delle cinque persone oggetto delle sue ‘attenzioni’. Pare anche che il maniaco avesse ricercato delle ricette per poter cucinare e cibarsi delle sue piccole vittime. L’uomo riusciva ad inviare messaggi con una frequenza record di almeno dieci al minuto.

Una perizia psichiatrica condotta sul folle ha dimostrato che lo stesso non è in grado di avere il pieno controllo sulle proprie azioni, pur non essendo emersa alcuna incapacità di intendere. Si tratta insomma di un comportamento compulsivo esasperato al massimo, che aveva portato nello scorso dicembre a sottoporlo ad una pena di 2 anni di carcere con uno di libertà vigilata ed un indennizzo di tredicimila euro alla persona che lo aveva denunciato per stalking.

In più era stato emesso anche l’obbligo di cure presso una clinica. Per quanto riguarda la sentenza sul maltrattamento e l’uccisione di animali, il verdetto definitivo verrà diramato il mese prossimo. Del mostro uccisore di gatti vi avevamo già parlato lo scorso dicembre in maniera approfondita.

Antonio Papa

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Antonio Papa

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