I benefici dell’equitazione per il corpo e la mente. Come mantenersi andando a cavallo
Pilates, yoga, lezioni fitness o lo step. Molte persone si chiudono di tutta la settimana in una palestra, pensando al benessere fisico, per mantenersi in forma senza sapere che l’equitazione è uno sport che sviluppa tutta la muscolatura, restando in contatto con la natura all’aria aperta. Non solo l’equitazione è uno sport completo ma ha anche molti benefici sulla mente e in molti casi aiuta l’autostima. Inoltre, è un’attività che porta a stare in contatto con la natura.
L’equitazione è uno sport che migliora l’equilibrio e i riflessi e la coordinazione motoria. Sviluppa numerosi muscoli e aiuta la mobilità delle articolazioni.
I muscoli sollecitati e tonificati dalla postura e l’andatura del cavallo:
La gestione del cavallo influisce invece su:
Tra gli altri benefici fisici, l’equitazione è ottima per la mobilità articolare, soprattutto le anche che stando a contatto con il cavallo, seguono la sua andatura.
Uno sport che migliora anche il sistema cardiovascolare e la circolazione sanguigna.
Aiutando la digestione, con l’equitazione si bruciano 5 calore al minuto e se aumenta l’andatura si bruciano più calorie.
Secondo altri calcoli, in base all’andatura del cavallo si consumano:
al passo: 2,8 calorie/h per chilogrammo
al trotto: 4 calorie/h
al galoppo: 6,3 calorie/h
Grazie al rapporto con l’animale e al movimenti, si sviluppa la percezione visiva dello spazio per cui vi è un’integrazione sensoriale.
Il contatto con il cavallo sviluppa il senso della responsabilità, impone autodisciplina, pazienza e concentrazione.
L’attività equestre è uno sport rilassante e aumenta l’autostima. Il binomio che si instaura tra cavallo e cavaliere è uno scambio di emozioni e sentimenti. Soprattutto quando viene praticato il cosiddetto turismo equestre con passeggiate all’aperto a contatto con la natura.
Non a caso, l’interazione con il cavallo è utile nei percorsi di riabilitazione nell’ambito della ippoterapia. Viene impiegato per le persone con difficoltà neuromotorie e consigliato nella terapia per le persone con problemi comportamentali, nei casi di Sindrome di Down o di autismo.
Contribuisce alla socializzazione e all’acquisizione di nuovi codici comunicativi. Imparando ad osservare il cavallo, a conoscerlo, a scoprire il suo linguaggio, si stimola la comprensione dell’altro per cui si sposta l’attenzione sul cavallo. Per questo è importante soprattutto per bambini o persone con problemi nel relazionarsi e affettivi.
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C.D.
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