Normalmente un animale domestico qualsiasi, che cresce in condizioni di normalità, vive ogni sua ‘prima volta’ nelle prime settimane di vita. C’è chi invece non vive nella normalità, animali che vengono sfruttati in dei laboratori e costretti in sudice gabbie, per loro quasi ogni prima volta deve ancora avvenire, gli è stata negata, privata perchè loro dovevano essere oggetto della curiosità umana. E’ il caso che vi stiamo per raccontare, quello di 42 Beagle tra i 2 e i 5 anni, che sono cresciuti in un laboratorio in India, a Bangalore. Per qualcuno questo posto suonerà familiare, non è infatti la prima volta che vi raccontiamo di Beagle liberati da tale laboratorio. Secondo un accordo pattuito nel 2013 tra il Comitato per il Controllo e la Supervisione della Sperimentazione sugli Animali (CPCSEA) e numerosi laboratori indiani, i cani in question non avrebbero potuto essere più utilizzati per scopi scientifici oltre i tre anni dall’accordo raggiunto. Ma dopo tre anni di martiri questi piccoli animali sono del tutto estranei a concetti come affetto e educazione e per questo dei volontari si stanno occupando per la loro riabilitazione. La CUPA (Compassion Unlimited Plus Action) ha raccolto 42 Beagle e hanno fatto iniziare loro un percorso di riabilitazione che consiste in cose del tutto scontate che si fanno, ribadiamo, nelle prime settimane di vita. E così i cani hanno fatto delle passeggiate, hanno ricevuto carezze e hanno ricevuto finalmente un bagno. Grazie al lavoro instancabile e generoso dei volontari molti di questi cani ora hanno già trovato famiglia, altri invece la stanno ancora cercando, ma è solo questione di tempo, c’è sempre una prima volta!
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