Il cane è malato lo uccide a bastonate
A distanza di due anni, sarà giudicato per aver ucciso il suo cane a bastonate. E’ quanto riferisce il Giornaledivicenza, riportando il caso di un pensionato di Vicenza che è stato rimandato a processo per rispondere di maltrattamenti aggravati su animale.
Secondo quanto ricostruito, l’uomo portò il suo cane che non stava bene dal veterinario. Dopo il controllo, il veterinario confermò che l’animale aveva una brutta malattia e che non gli restava molto tempo da vivere.
Il veterinario aveva proposto di sottoporlo ad una eutanasia, per alleviare la sofferenza al cane. “Vuole sopprimerlo qui in ambulatorio?”, chiese il veterinario al padrone.
L’uomo rifiutò e preferì riportare a casa la povera bestiola, ignara di quanto sarebbe accaduto all’indomani. Il pensionato prese il cane a bastonate fino ad ucciderlo, evitando in quel modo di pagare l’eutanasia in ambulatorio.
Ad assistere alla scena, un vicino che, indignato dal gesto, denunciò l’accaduto alla forestale. Dopo diversi anni, finalmente, il pensionato dovrà rispondere del reato.
A dire il vero, da un punto di vista della legge, il caso solleva diversi capi d’amputazione relativi al codice penale.
Dal maltrattamento, all’uccisione di animale ma anche abbandono d’animale, in quanto l’uomo, rifiutandosi di far sopprimere il cane per alleviare la sua malattia, ha tenuto una condotta che ha manifestato crudeltà, disposto a procurare dolore all’animale, detenendolo in condizioni incompatibili con la sua natura.
L’uccisione di animali è un reato previsto dall’art. 544-bis del codice penale, punibile con una pena di reclusione da 4 mesi a 2 anni. L’abbandono di animali reato previsto dall’articolo 727 del codice penale è invece punito con l’arresto fino ad un anno o con l’ammenda da 1.000 a 10.000 euro. Infine si potrebbe sommare il maltrattamento di animali previsto dall’art. 544-ter c.p. con la reclusione da tre a diciotto mesi o con la multa da 5.000 a 30.000 euro.
Considerando la gravità del fatto e che il Governo sta pensando ad una nuova legge per inasprire le pene in materia, si spera che il pensionato sia giustamente condannato e che non si ripeta il caso clamoroso di Breno, verificatosi nel 2014. In quella vicenda, padre e figlio uccisero un cane a bastonate e vennero assolti.
Leggi–> Uccisero il cane a bastonate: padre e figlio assolti anche in Appello
C.D.
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