Record di adozioni per 55 bassotti che sono stati salvati da un canile illegale, un gesto che di sicuro verrà ricordato.
La polizia municipale, nella giornata di ieri, ha salvato un totale di 55 bassotti che venivano maltrattati e venduti via Facebook da una donna di 72 anni tramite un canile illegale. Il tutto è avvenuto nel quartiere Caballito di Buenos Aires (Argentina). Gli animali, 47 femmine e 8 maschi, sono stati rimossi dalla casa e trasferiti presso due ONG. Tra i 55 bassotti, alcuni dei cuccioli erano a rischio poiché con le condizioni igieniche e il sovraffollamento erano estremamente vulnerabili.
La giovane donna ha dichiarato che la situazione era molto stressante e che i cani sono arrivati ansiosi e stanchi. Ha ringraziato tutti coloro che erano interessati e ha ricordato che ci sono altri cani in adozione. L’incursione per salvare i 55 bassotti è stata effettuata su ordine dell’Unità Specializzata di Procura Ambientale (Ufema) in seguito alla denuncia di un residente del quartiere. Di conseguenza, la donna è stata denunciata per maltrattamento di animali.
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“Abbiamo ricevuto più di 3.000 messaggi per adottare i bassotti. Ce ne sono così tanti che il nostro cellulare si è rotto“, ha dichiarato una delle responsabili di una delle ONG locali, dove si trovano alcuni dei 55 bassotti. La responsabile ha inoltre dichiarato che tutti i cani sono già stati affidati a famiglie adottive perché al momento non possono essere adottati. “Siamo depositari giudiziari e cerchiamo sempre di aiutare la Procura nei casi di retate e tutto ciò che comporta, ma vogliamo chiarire che i cani non sono in adozione. Forse lo saranno o forse no; dipende dai tribunali“, ha riferito.
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Nonostante l’enorme richiesta di adozione, i bassotti non possono essere messi in adozione fino a che il processo non sarà finito. Come tiene a ricordare l’ONG locale tramite i canali social, il processo potrebbe durare fino ad un anno e non resta che attendere. Nel frattempo le famiglie adottive si stanno prendendo cura di queste creature con tutta la cura possibile.
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