Quello di portare a spasso il proprio animale da compagnia per permettergli di fare i propri bisognini senza poi raccogliere “il corpo del reato” è un malvezzo purtroppo ancora molto diffuso. Ed è quindi per questo motivo che a Bari già da due anni si è escogitato un sistema alquanto subdolo per consentire al decoro pubblico di rimanere lindo e puro, senza che i residui corporali dei cani domestici (cani il più delle volte, ma capita di vedere anche altri animali) sporchino le strade del capoluogo pugliese.
A dire la verità, lo scopo principale è quello di scovare eventuali civili, prima di tutto, perché sono loro a decidere dove i loro animali, poveretti, devono espletare le impellenti necessità fisiche. E quindi che si è pensato di fare? Semplice: sono state allestite delle vere e proprie squadre specializzate della polizia municipale con il compito di pedinare le persone con Fido al guinzaglio per vedere se verranno commessi eventuali “illeciti”.
Gli agenti filmano tutto con le fotocamere dei loro smartphone, e se il padrone malcurante delle più comuni norme di igiene pubblica se ne frega di raccogliere gli escrementi del proprio animale, ecco che le riprese video finiranno con l’incastrarlo senza appello.
I filmati vengono effettuati con telefonini di ultima generazione contraddistinti da telecamere ad alta risoluzione, oppure da apparecchiature altrettanto moderne già in dotazione al corpo dei Vigili Urbani per documentare altri illeciti, come lo scarico abusivo di immondizia e rifiuti ingombranti.
Perciò a Bari scatta l’obbligo di “sacchetto e paletta”, in caso contrario ecco pronte multe da 300 euro minimo. Ma non mancano alcune controindicazioni, come ad esempio chi protesta anche in maniera veemente affermando che non è stato il proprio cane a sporcare in strada, che rappresenta la scusa più gettonata dalle persone.
E se il metodo è stato introdotto già nel 2015, ora c’è la novità delle task force appositamente dedicate alla caccia a chi sporca il suolo pubblico. Il sindaco di Bari, Antonio Decaro, sostiene fortemente questa iniziativa e ha annunciato già da tempo tolleranza zero contro chi sbaglia in questo senso, anche perché a furia di assistere a questi episodi si finisce con l’odiare gli animali. Ma in Lombardia si è pensato addirittura ad un espediente ben più tecnologico.
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