Il bar dove coccolare gli animali esotici, uno spazio che offre la possibilità di ammirare e restare vicini a vari esemplari
Arriva dal lontano Oriente e sta spopolando letteralmente in quei luoghi. Un’idea certamente originale, anche se strana, che dona valore anche a particolari tipi di animali che non sono soliti ricevere molto affetto dagli esseri umani. Si chiamano Cat cafè e sono dei bar dove si possono ammirare e coccolare diversi tipi di animali: gufi, procioni, lontre..insomma una grande varietà di esemplari, tutta da scoprire.
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Si tratta di un progetto che unisce l’utile al dilettevole. Un’invenzione dove le persone hanno la possibilità di godersi un gustoso caffè o torta di mele in compagnia di un adorabile esemplare esotico. Al centro dell’attenzione sono gli animali posti a rischio sopravvivenza o quelli che si configurano come vittime del commercio internazionale. Tra di essi, viene riservata particolare attenzione alle lontre giapponesi che vengono classificate come le specie più piccole al mondo. La lontra giapponese è un animale estremamente vulnerabile, sottoposte a mire continue da parte di coloro i quali vogliono sfruttare la loro bellezza per rivenderle come animali domestici in varie parti del mondo.
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I primi acquirenti di queste meravigliose creature sono i locali giapponesi dove le lontre passeggiano liberamente mentre la clientela si può occupare di loro, coccolarle e nutrirle. Tuttavia, ciò che da un lato rappresenta un beneficio, da un altro costituisce un problema. Cambiare le abitudini comportamentali di un animale esotico in un esemplare domestico rischia di creare un pensiero contrario nelle persone. In tal modo, molti pensando di agire correttamente, sono disposti ad acquistare una lontra a caro prezzo, spinti dalla voglia di acquistare una lontra domestica. Questo è stato solo l’inizio perché alle lontre, con il passare del tempo, si sono aggiunti anche altri tipi di animali come rettili, uccelli e mammiferi.
Il numero è stato sempre più crescente, causando problemi non di poco conto. Nello specifico, la ricercatrice ha scoperto che il 27 % degli animali esotici ospitati comprende 234 specie ritenute a rischio estinzione dall’IUCN. A tale dato preoccupante se ne aggiunge un altro, dalla notevole portata. L’allarme è legato alla mancata attenzione che i proprietari del locale devono fornire a tali tipi di animali. Le specie esotiche necessitano di cure mediche e alimentari particolari che devono essere messe in atto da un personale esperto e preparato. A ciò si aggiunge il pericolo della fuga di tali animali che potrebbero scappare verso i loro habitat naturali. La loro eventuale fuga potrebbe far divenire tali animali vettori di malattie che si possono trasmettere alle specie locali. Una situazione delicata che va analizzata tenendo conto dei due aspetti positivi e negativi.
Benedicta Felice
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