Quello che donano gli animali all’uomo è qualcosa che non si può misurare né tanto meno che si può valutare in termini materialistici. Non a caso c’è chi un giorno ha ricordato “se ci pensi, esiste la pet therapy, non il contrario”. Ovvero, nel rapporto con un animale, l’uomo di sicuro ci guadagna in termini di empatia e sensibilità.. La prova ce l’hanno regalata molti bambini affetti da patologie, condannati ad una vita senza stimoli, in una società ostile al diverso. Ma per i 4zampe non esiste il diverso, non esistono barriere. Tra le tante storie, spunta quella di un bambino di 9 anni, di nome Johnny, tetraplegico, nato con una grave paralisi cerebrale. Johnny respira grazie ad un macchinario e soffre di crisi epilettiche. Purtroppo per le sue gravi condizioni non ha controllo motorio e non può stare seduto molto a lungo, per cui passa le sue giornate sdraiato.
Una triste condanna per un essere innocente che fin da bambino ha conosciuto solo ospedali e le quattro mura domestiche, senza poter correre o giocare con i suoi coetanei. Infatti, Johnny ha piena consapevolezza di tutto ciò che lo circonda da un punto di vista cognitivo è presente: “E ‘intrappolato nel suo corpo. Lui sa che cosa accade intorno a lui ma non può fare nulla”, racconta la madre, Katherine Scandasis-Finn.
Johnny era un bambino triste e depresso fino a quando nella sua vita non è arrivato un essere speciale di nome Lexi: un golden retriever che ha saputo ridare la gioia di vivere al giovane bambino, prigioniero del suo corpo.
La piccola Lexi è stata trascurata dai suoi proprietari precedenti che la cedettero a soli 5 mesi ad una associazione di appassionati della razza, la Golden Beginnings Golden Retriever Rescue..
La volontaria che seguiva le fasi di recupero di Lexi si accorse che il cane aveva un’indole speciale: “Era riflessiva, sensibile e molto saggia per la sua età. Così ho pensato che avrebbe dovuto trovare una famiglia dove ci fossero molte interazioni”.
Proprio in quel periodo, la madre di Johnny stava cercando di adottare un golden retriever per aiutare il figlio e per caso ha trovato Lexi: per i volontari sarebbe stata perfetta. Così è stato.
Quando la dolce esemplare è entrata per la prima volta nella sua nuova casa a Houston, in Texas, era un cucciolo felice che correva nelle stanze, annusando un po’ ovunque. “Ma quando si è avvicinata al letto di Johnny, il suo comportamento è cambiato- racconta la Scandasis-Finn– si è subito calmata ed è salita delicatamente sul letto, muovendosi con attenzione si è poi diretta verso Johnny, evitando di toccare i diversi tubi ai quali è sempre collegato. Poi si è accucciata sul fianco destro di Johnny e ha appoggiato la sua testa sulla spalla di mio figlio”.
In quel momento anche l’espressione del viso di Johnny mutò: “Il suo volto si è illuminato. Ero shoccata, non avevo mai visto quell’espressione sul viso di mio figlio prima di quel giorno”.
Un legame immediato che ha sorpreso tutti in quanto la piccola Lexi non era mai stata addestrata per interagire con bambini affetti da gravi patologie, né tanto meno aveva mai interagito con dei bambini: “La sua reazione è stata puramente istintuale”, ha commentato la madre.
Da quel giorno Lexi e Johnny sono diventati inseparabili e condividono ogni istante insieme: dormono, guardano la tv, mangiano e in un certo modo, spiega la madre, hanno anche trovato un modo per giocare.
“Lexi prende la palla e la porta vicino alla mano di Johnny. Allora gli lancio la palla e lei la va a riprendere, riportandola sempre vicino alla mano del suo amato Johnny”, aggiunge la donna.
Oltre all’apporto psicologico, Lexi ha migliorato anche le condizioni fisiche di Johnny che adesso ha i muscoli più rilassati quando deve fare terapia motoria: “L’allungamento dei muscoli era molto doloroso per lui, adesso lo è di meno, perché quando Lexi è vicino a lui, lo aiuta a rilassarsi”.
Un legame straordinario e commovente, una storia di fedeltà, devozione e di amore puro, tanto che la dolce golden non sopporta sentire piangere il suo amico. Quando Johnny si agita, il cane inizia a camminare avanti indietro per la stanza, si avvicina a Johnny per riempirlo di baci sul viso e sulle mani, provocando nel bambino una reazione immediata, riportandogli il sorriso.
Un sorriso che non ha prezzo.
La storia di Lexi e Johnny è finalista al concorso della Petco Foundation delle più belle storie del 2016 .
Perché il mio cane ha macchie di lacrime rosso marroni agli occhi. Da cosa può…
Avevo un enorme problema con il mio cane: appena vedeva un bambino cominciava a ringhiare,…
Che differenza c'è tra un normale miagolio e un soffio: il suo "miao" ha più…