Bambini salvano un cane intrappolato nel catrame. Era caduto in una fossa e non riusciva a liberarsi da solo
Aloe, è una dolce randagia, precipitata accidentalmente in una fossa dove è rimasta ricoperta di catrame, a Libertad, vicino Città del Messico. Il povero cane era intrappolato nella sostanza che lentamente lo aveva quasi del tutto pietrificato. Aloe voleva vivere. Il cane non si dava per vinto: guaiva e abbaiava per chiedere aiuto. Altri cani, compagni di strada di Aloe hanno abbaiato, attirando l’attenzione di un gruppo di bambini.
I giovani ragazzi dopo aver notato il cane nella fossa, hanno subito allertato i soccorsi. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e i volontati di un’associazione animalista locale, la “Project 4 Legs” che hanno provveduto al salvataggio del cane.
Per rimuovere il catrame e liberare Aloe dalla fossa, i volontari hanno lavorato per 9 ore, utilizzato 50 litri di olio e tanto detergente. Ben dodici persone hanno operato senza sosta per salvare l’animale.
“Grazie all’abbaiare di altri cani, alcuni bambini che erano nella zona l’hanno trovata completamente immobilizzata. I suoi genitori hanno chiamato i pompieri volontari per la libertà, che l’hanno portata fuori dal pozzo e le hanno chiesto aiuto su Facebook in modo che qualche protettore sarebbe venuto ad aiutarla ”, ha raccontato una delle responsabili dell’associazione.
La scena era straziante: “Il era letteralmente pietrificato e bloccato a terra. Il 100% del suo corpo era indurito. La sua bocca, i suoi occhi, le sue orecchie, tutto. Siamo rimasti scioccati, non siamo mai stati di fronte a un animale in queste condizioni, ma dovevano restare concentrati, mettere tutta la nostra volontà e il nostro amore per farla uscire da quell’incubo il prima possibile”.
Dopo aver liberato Aloe, il cane è stato trasferito in una clinica veterinaria per ricevere ulteriori cure. All’indomani della tragica avventura, le sue condizioni sono migliorate come emerge dagli aggiornamenti pubblicati dai volontari.
“Ed ecco Aloe, questo è il giorno della sua seconda nascita, perché non c’è dubbio che sia nata di nuovo”, scrivono i volontari, ringraziando tutti coloro che hanno contribuito a salvare la vita del cane randagio.
Il post del ritrovamento del cane:
C.D.
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