Un cucciolo di neanche due mesi, preso a sassate da un gruppo di bambini
Non aveva neanche due mesi. Un tenero cucciolo è stato vittima di un gruppo di bambini che si sono divertiti a prenderlo a sassate. Un gioco sadico perpetrato su una creatura innocente. La residente di un quartiere si è accorta di quanto stava accadendo e si è precipitata in strada per allontanare la baby gang e soccorrere il povero animale.
Anche altri residenti hanno assistito increduli a quanto hanno commesso i bambini, esprimendo rabbia e indignazione.
Il cucciolo è stato portato presso una clinica veterinaria dove è stato preso in cura dalla Haley Graves Foundation.
L’organizzazione animalista in un comunicato ha reso noto di essersi messa in contatto con le autorità per risalire ai colpevoli.
“Capiamo la rabbia e la frustrazione del caso. Abbiamo parlato con le autorità e abbiamo chiesto l’apertura di un’inchiesta. Non solo per Tali. Siamo anche preoccupati per altri animali presenti nella stessa zona. Siamo fiduciosi sullo svolgimento delle indagini”.
Il cucciolo, chiamato Tali, aveva riportato una brutta ferita ad occhio irrecuperabile. Per questo è stato sottoposto ad un intervento chirurgico. L’occhio dell’animale è stato rimosso ma fortunatamente, sottolinea la fondazione, non sono stati registrati traumi al cranio.
La violenza infantile nei riguardi degli animali è spesso un segnale allarmante. Infatti, in base a diversi studi condotti da esperti, è emersa una correlazione tra persone violente o serial killer e la violenza infantile sugli animali. Nell’80% dei casi, chi maltratta un animale è un pericolo sociale. Per questo si tratta di azioni che devono essere monitorate e giustamente condannate.
Una madre, in forma anonima, aveva chiesto aiuto riguardo al comportamento del proprio figlio di 4 anni. In un blog di mamme, la donna aveva scritto che suo figlio aveva ucciso il cane di famiglia. La donna esprimeva timori e paure che furono raccolti dallo psicologo “Un bambino in età prescolare, sottolineano lo psicologo Joni Johnston che sulla rivista specializzata Psychology Today, spiegò alcuni comportamenti infantili.
Johnston evidenziò come i bambini in età prescolare non hanno la facoltà di capire che gli animali non devono essere trattati come oggetti. Lo psicologo ha invece sottolineato che la violenza infantile sugli animali inizia ad essere fonte di preoccupazione a partire dai sei anni. “Dai 6 ai 12 anni, se il bambino maltratta o è violento con un animale, ciò indica un problema psicologico o potrebbe essere l’indizio di un abuso sessuale. Sopra ai 12 anni, i ragazzini che maltrattano gli animali sono a rischio e devono essere seguiti da specialisti“.
C.D.
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