Un altro bellissimo avvistamento nelle acque italiane: una balena grigia, chiamata Wally, ripresa in un video da un drone. La Guardia Costiera cerca di scortarla senza procurare alcun stress all’esemplare. Ecco spiegato il motivo della sua presenza che ha lasciato tutti senza parole.
Oggi giorno parliamo molto di estinzione di diverse specie, soprattutto quelle marine. Su Netflix viene proposto un bellissimo documentario, sotto forma d’inchiesta, intitolato Seaspiracy, riguardante il terribile scenario che si cela dietro la pesca commerciale. Insomma, i nostri mari e i nostro oceani sono in pericolo. E coloro che incutono terrore siamo proprio noi, gli esseri umani. Dobbiamo cambiare il nostro modo d’approccio al mangiare e alla svelta. Per questo motivo alcuni avvistamenti divengono di vitale importanza, e lasciano tutti a bocca aperta. Come quello avvenuto poche ore fa: un video riprende una balena grigia, chiamata Wally, “navigare” nelle acque italiane. Dal Pacifico all’Atlantico per una traversata davvero straordinaria
Arriva la balena grigia chiamata Wally: parola agli esperti che spiegano il fatto davvero inatteso
Gli avvistamenti sono da sempre quel qualcosa che attira l’attenzione dell’essere umano, soprattutto se la specie non è la nostra. I più sensibili sono attratti da questo evento, l’avvistamento appunto, per capire anche cosa sta avvenendo lì fuori, magari proprio nelle acque oceaniche, che tanto, oggi, vengono bistrattate.
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A spiegare l’avvistamento, ripreso da un video che ha fatto il giro del web in pochi secondi, della balena grigia chiamata Wally è Sabina Airoldi, dell’Istituto Tethys, la quale, assieme ad altri ricercatori e grazie anche alla collaborazione con la Guardia Costiera, sono riusciti a stabilire la sua lunghezza: 7,70 metri.
Da due settimane, questo esemplare si sposta nelle acque italiane. La Airoldi ha dichiarato: “In accordo con gli altri esperti e ricercatori d’oltreoceano l’ipotesi più accreditata è quella che si tratti di un esemplare nato molto probabilmente nel Pacifico”. La balena grigia, infatti, risulta estinta nell’Atlantico, di lei sembra non esserci traccia.
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L’altra ipotesi, della Airoldi e degli altri, era la seguente: “L’esemplare poteva, invece, essere nato questo inverno proprio nell’Atlantico e rappresentare un ritorno della specie a riprodursi nell’Atlantico stesso”. Alla fine sembra che sia arrivato proprio dal Pacifico, percorrendo 800 chilometri in due settimane, fino alle acque del Mediterraneo. Ora è in cerca di cibo per le sue normali provviste, essenziali per la vita. La raccomandazione è quella di non procurare un forte stress mentre “naviga” acque ancora poco conosciute.
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