La balena franca è riuscita a partorire mentre era impigliata ad una corda da pesca. Ora sono entrambi in pericolo
Se ne parla molto, ma tanti non si rendono ancora conto di quanto forte sia l’impatto dell’uomo sulla natura. L’essere umano non è l’unico a vivere su questo pianeta, e ogni sua azione ha conseguenze su tutto ciò che lo circonda. Prima diventerà chiaro questo e prima potremmo, forse, riuscire a salvare il salvabile.
Ogni essere vivente sulla terra, anche animali e piante, ne sono una parte importante, e l’assenza di uno o più di questi, potrebbe causare danni irreparabili. Avere l’illusione che qualcosa stia cambiando, e poi vedere delle immagini che dimostrano il contrario, è deludente.
Purtroppo dalla costa della Georgia arrivano immagini davvero tristi, che sono solo la dimostrazione di quanto senza fatti, le parole non contino nulla. Una balena franca, esemplare in via d’estinzione, rimasta impigliata in una corda da pesca, ha partorito il suo piccolino. Ora però sono entrambi in pericolo.
La balena franca ha un modo molto lento di di nuotare e questo è uno dei motivi che l’hanno resa un facile bersaglio per chi le cacciava. E’ stata tra le specie più colpite, in quanto dal suo corpo si poteva prelevare una grande quantità di olio. Dal 1937 risulta essere una specie protetta, ma questo non è bastato a tenerla fuori pericolo.
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Le balene franche sono una specie in grave rischio d’estinzione. Ogni anno, le esemplari femmine mangiano nelle acque del New England, e dopo l’accoppiamento, partono alla ricerca di acque più calde per partorire, così si dirigono verso la Florida e la Georgia. Durante il tragitto sia all’andata che al ritorno non si ciberanno più.
Il loro comportamento è proprio quello che ora fa preoccupare per la salute della balena avvistata al largo della costa della Georgia. La balena, impigliata ad una corda da pesca, nuotava con il suo piccolino appena nato vicino.
Da un primo controllo, tramite una ricognizione aerea, il piccolino è apparso in salute, senza ferite. La femmina era già stata avvistata durante la settimana scorsa, e riconosciuta per i segni particolari sulla sua testa. Si pensa che è circa da marzo che porta con se la corda da pesca, perché era proprio in quel periodo che fu segnalata nella baia di Cape Cod.
Prima che la balena iniziasse il suo percorso verso le acque più calde, avevano già tentato di avvicinarla per aiutarla a togliere la corda, purtroppo però, sono solo riusciti ad accorciarla, senza toglierla del tutto.
“È incredibile” viene detto riferito all’impresa eseguita dalla balena pur di dare alla luce il suo piccolino “ma d’altra parte, potrebbe alla fine essere una condanna a morte per lei“. Questo perché potrebbe non essere abbastanza in forze dopo il parto per riuscire a nuotare ancora trascinando la lenza e allattare il cucciolo.
Inoltre la corda risulta un grande pericolo anche per il piccolo, in quanto le due sommità potrebbero impigliarsi e formare un cappio, che potrebbe risultare fatale se imprigionasse il cucciolo.
Nella giornata di giovedì, dei soccorritori addestrati hanno cercato di avvicinare i due, ma anche il solo tentare di intervenire avrebbe potuto costituire un pericolo sia per gli animali che per l’equipaggio.
Gli operatori che si occupano di visionare le acque alla ricerca di balene e dei loro cuccioli, continuerà a tenere sotto controllo la nuova famiglia creata. Gli scienziati hanno stimato che lo sbattere contro le navi e il rimanere incastrate nelle corde da pesca, rappresentano un grave pericolo in quanto ne rimangono vittime più balene rispetto a quelle che nascono.
L’essere umano dovrebbe imparare a convivere e rispettare tutto ciò che lo circonda, perché proprio come lui che ha diritti e doveri, anche quella piccola balena appena nata ha tutto il diritto di poter crescere e avere al suo fianco la sua mamma.
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