Avvistata lupa alle porte di Roma, preoccupazione ma c’è l’invito alla calma: “No agli allarmismi”, la richiesta della Lipu.
Mentre il Viminale sembra avallare il piano lupi proposto dal Trentino Alto Adige, che propone un abbattimento selettivo, ecco spuntare alla periferia della Capitale una lupa. In realtà si parla non di un solo avvistamento, ma di una serie, l’ultimo dei quali è avvenuto sabato pomeriggio, verso le 16,30, nella Riserva naturale di Decima Malafede. L’animale è stato immortalato da un utente sui social network e lo scatto è stato anche rilanciato sulla pagina del Centro di recupero fauna selvatica Lipu Roma.
L’avvistamento della lupa e l’invito alla calma
La lupa era su una stradina interna all’area protetta di Castel di Guido, giunta nella zona perché attratta dalla presenza di prede. Alessia De Lorenzis, responsabile dell’Oasi Lipu di Castel di Guido, ha evidenziato: “La presenza del lupo nelle aree periurbane viene considerata strana, ma in realtà sono animali che se trovano acqua, prede e un rifugio hanno grandi capacità di adattamento”. Non è la prima volta che in zona viene avvistato un lupo e inoltre animali di questa specie sono stati avvistati nel parco di Veio, ai Castelli Romani e nella Riserva di Castel Porziano. I lupi presenti a Castel di Guido e nel Parco di Veio probabilmente provengono dai monti della Tolfa, invece quelli avvistati nelle aree dei Castelli e del litorale sud della capitale provengono dai Monti Simbruini e Lepini.
La De Lorenzis invita alla calma e a evitare eccessive preoccupazioni: “Qui a Roma non sono stati accertati casi di attacchi, anche perché gli allevatori hanno preso misure di protezione per gli animali dal momento che sono già abituati alla presenza dei cani randagi”. Anche sul tema dei lupi ibridati, l’invito è a non allarmarsi: “Anche negli animali ibridati sembra preponderante la natura selvatica e solitaria del lupo, inoltre venendo cresciuti da lupe apprendono e replicano i loro comportamenti. E’ vero invece che l’ibridazione è dannosa per la specie perché c’è il rischio di perdere del patrimonio genetico originario: ma questo è tutt’altro problema e riguarda la conservazione della specie”.
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