Aveva solo tre mesi quando lo hanno massacrato di botte

Aveva solo tre mesi quando lo hanno massacrato di botte

Aveva solo tre mesi quando qualcuno ha abusato di lui violentemente, picchiandolo a bastonate sulla testa, fino a provocargli delle lesioni gravi. Il cucciolo aveva le ossa facciali fratturare, la mandibola spostata e un occhio fuori dall’orbita. Inoltre, a causa delle percosse, il cagnolino aveva riportato dei danni alle vie respiratorie e in base alla diagnosi dei veterinari, miracolosamente il cervello non era stato toccato.

In quelle condizioni, quel cucciolo è riuscito a scappare dal suo aguzzino, riuscendo a scavalcare una recinzione di un metro e mezzo, finendo nel cortile di una donna che lo ha subito portato presso un’associazione.

Per Kim Smith è stato amore a prima vista dal momento in cui ha visto l’annuncio in rete ed è stata disposta a percorrere 300 chilometri per raggiungerlo: “Quando ho visto la sua foto su un sito di adozioni il suo sguardo mi è stato subito famigliare. E’ difficile da spiegare ma ho sentito che aveva bisogno di me”, ricorda la Smith.

Il cagnolino, chiamato Wink, è rimasto al rifugio, perché la famiglia di Kim non era convinta e piuttosto preoccupata. La donna ha così effettuato una donazione, decidendo di adottarlo a distanza e promuovendo una raccolta fondi su Gofundme, promuovendo eventi di beneficenza, tramite i quali ha raccolto oltre 14 mila dollari.

Per Wink è stato un lungo percorso durato oltre un anno, durante il quale è stato sottoposto a sei interventi chirurgici per ricostruire anche la cavità nasale. Ad un certo punto, il cucciolo ha anche rischiato di essere soppresso ma Kim non lo ha mai abbandonato a distanza.

Alla fine di tutto il trattamento, a distanza di quasi due anni e mezzo, Kim e Wink si sono ricongiunti e adesso, la Smith ha in mente di realizzare un progetto portando il piccolo Wink nelle scuole per promuovere la loro autostima.

Per seguire il progetto ecco il sito winkswish.

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