Boccheggiavano per prendere un po’ d’aria, in una calda giornata estiva, stipati in un camion, decine di maiali diretti verso un macello di Toronto in Canada, tanto erano terrorizzati dal viaggio al quale erano stati sottoposti, che avevano la bocca alla bava, provocata dal forte stress.
Per una volta, il maltrattamento nei confronti di questi animali, destinati alla catena alimentare non è passato inosservato. Per una volta quello che è una violazione del loro benessere durante il trasporto è stato documentato da un’associazione animalista, la Toronto Pig Save che ha filmato le condizioni di quei maiali che stavano viaggiando da molte ore, senza acqua né cibo a disposizione.
La co-fondatrice dell’associazione, Anita Krajnc, di 48 anni, si era avvicinata a quel furgone della morte; presa dalla compassione, ha dato un po’ d’acqua a quei maiali, nonostante il camionista abbia intimato la donna di non gettare liquidi nel camion. Nel filmato, si sente la Krajnc rispondere che si trattava solo di acqua, ricordando un versetto, “Gesù ha detto: date da bere agli assetati”, per far leva sull’autista che in tutta risposta ha gridato: “Loro non sono umani, stupida ragazza!”
Un gesto d’altruismo che rischia di costare caro all’animalista, in quanto, il giorno dopo, il camionista ha denunciato la donna, accusandola di aver spruzzato del liquido sconosciuto nel camion.
Una denuncia che in base alla legge del paese va oltre alla multa di 5 mila dollari come trapelato inizialmente. Infatti, il giudice che ha avviato il processo, lo scorso 30 novembre, ha stabilito che si tratta di un reato penale e la Krajnc rischia fino a 10 anni di carcere in quanto per la legge del paese nord americano, gli animali da macellazione sono considerati proprietà ed è previsto che nei trasporti verso il mattatoio gli animali possano viaggiare anche per 36 ore senza che venga loro fornito né cibo, né acqua. Secondo le regole UE, invece, dopo 28 ore di viaggio, gli animali devono essere fatti scendere dal mezzo e hanno diritto ad una pausa di 24 ore, oltre a cibo ed acqua.
All’esterno del Tribunale di Milton, in Ontario, mentre il giudice stava stabilendo l’inizio del processo e le pene a carico di Krajnc, un gruppo di animalisti stava protestando con tanto di slogan “Compassion Is Not a Crime”.
La Krajnc prima del processo, ipotizzando il reato penale, aveva dichiarato che si trattava di “un oltraggio”, sottolineando che “è folle accusare una persona a livello penale per aver cercato di dissetare quegli animali”.
Durante la prima seduta, gli allevatori hanno sostenuto che il gesto della Krajnc ha aumentato la sofferenza dei maiali che si sono agitati nel furgone, tentando di raggiungere le bottiglie d’acqua. Tuttavia, un altro allevatore, diventato vegano, dopo aver visto il video di quei maiali con la bava alla bocca, ha sostenuto che si trattava di segnali di forte stress provocato dal caldo e che gli animali necessitavano di un aiuto.
Quando, nel luglio del 2013, fu pubblicato il video, l’associazione animalista aveva evidenziato che i maiali presentavano diversi segnali di sofferenza: l’ansimare pesante, battito cardiaco accelerato, mancanza di coordinamento, debolezza o muscolari tremori, convulsioni o vomito, occhi vitrei e stati d’incoscienza.