Al Senato arriva la proposta di legge per concretizzare la nuova tutela nel Codice Civile per la salvaguardia costituzionale degli animali
Secondo le ultime indiscrezioni arrivate dal Governo Italiano, i nostri amici a quattro zampe, dopo essere entrati nella Costituzione stanno per entrare a far parte anche del Codice Civile. È di poco tempo fa, infatti, la proposta di revisione del testo fondamentale del diritto privato: si tratta di una delle proposte presentate dai partiti italiani al fine di salvaguardare e tutelare i nostri amici a quattro zampe.
Proposta di legge per la tutela costituzionale degli animali: la palla passa nelle mani del Senato
Secondo quanto è stato riportato, i documenti sono giunti fino alla commissione della Giustizia del Senato che, nelle settimane successive, valuterà a sua volta l’istituzione o meno dei nuovi reati sugli animali presenti nella proposta di legge. Rosellina Sbrana, veterinaria, ha chiesto di aumentare le pene per coloro che uccidono in maniera crudele e violenta un qualsiasi animale, che sia domestico o selvatico.
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In questo modo, le pene dovrebbero cambiare dagli attuali quattro mesi/massimo due anni ad un anno/massimo cinque anni di carcere. Il senatore Adolfo Urso ha proposto anche di istituire in Italia un reato per punire con pene molto dure (da uno a quattro anni di carcere) i cittadini che consumano come cibo le carni di gatto e di cane.
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La senatrice Loredana De Petris, sta analizzando a sua volta tutti i tipi di problemi e di disavventure che possono accadere durante la vita di un animale domestico. Tra queste condizioni disagevoli per i quattro zampe rientrano infatti anche questo tipo di problematiche legate, ovviamente, ai proprietari come: separazione dei coniugi, morte del proprietario e detenzione in carcere del proprietario dell’animale domestico. I passi in avanti da fare sono ancora molti ma, grazie anche e non solo a questo tipo di proposte di legge, finalmente possiamo pensare di avvicinarci, piano piano, ad una società più libera e quantomai civile.