Lungo un’autostrada italiana dei poliziotti fermano un furgone con targa estera: a bordo viene scoperto l’illecito su cani e gatti. Scatta la denuncia.
Purtroppo lo abbiamo detto e ridetto tantissime volte. Durante le feste aumentano gli illeciti ai danni dei nostri amici a quattro zampe che sono costretti a finire in mano a degli uomini e donne che definirli tali è fare loro un complimento. Delle vere bestie, loro, che trasportano gli animali da un capo all’altro dell’Europa in condizioni a dir poco orrende e pietose.
Cuccioli costretti a subire dei veri viaggi all’interno dell’inferno solo perché qualcuno li vuole per Natale o la fine dell’anno. E qui apriamo la solita, ma necessaria, parentesi. Punto numero uno (della parentesi stessa): i cani non sono un regalo da fare alla “buona” Va ponderato tutto, compreso a colui il quale o colei la quale gli/le si dona l’animale in questione. Punto numero due (sempre della parantesi): basta andare a prendere cani di razza dall’altra parte del “mondo”, fatti accoppiare solo per esaudire stupide esigenze. Se proprio si vuole compiere un gesto di sana e pura bontà, i canili, vicini le nostre abitazioni, sono i luoghi in cui recarsi.
Altrimenti si alimenta un vero e proprio traffico illegale dove i primi a essere coinvolti, ripetiamo per l’ennesima volta, sono i nostri amici a quattro zampe. Vi fareste mai un viaggio chiusi in gabbia senza cibo né acqua per ore e ore? Non crediamo proprio. Stesso viaggio che, purtroppo, stavano compiendo dei cani e dei gatti, finché la polizia stradale non è intervenuta.
Per fortuna i nostri agenti di polizia, soprattutto quelli che operano sulle strade provinciali, superstrade e autostrada, sono sempre attenti a captare prima alcune situazioni. Anni di esperienza determinano anche questo: capire quando il pericolo è nell’aria o lungo la strada e fermarlo in tempo.
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Ed è ciò che hanno fatto la Polstrada (Polizia Stradale) di Altedo, nel Ferrarese, quando ha visto sfrecciare un furgone, con targa polacca, ad alta velocità all’interno dell’autostrada del posto. Gli agenti hanno inseguito il furgone fino ai pressi dell’area di servizio di “Po Ovest”. A quel punto hanno fermato i due uomini, due trentenni di origine bielorussa, e poi aperto il portellone del mezzo.
All’interno, in condizioni pietose, nei soliti trasportini non a norma di legge, dei cani e dei gatti. Per la precisione due gatti e sette cani, di razza: cinque Pomerania, un Bassotto Tedesco e un cucciolo di Shiba. Tutti e nove al di sotto dell’età minima per il distaccamento dalla loro, ormai ex, mamma. A quel punto gli agenti hanno chiesto dei chiarimenti, mentre gli uomini cercavano di spiegare che gli animali dovevano finire nelle mani di un acquirente italiano.
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Acquirente che non è stato trovato, anzi: lo stesso era il “capo” della banda, il cui nome corrispondeva a un uomo bielorusso residente in Polonia, come gli altri due trentenni fermati e ora denunciati per maltrattamento sugli animali e trasporto illecito di animali. I passaporti dei poveri cuccioli erano del tutto falsati. Dopo il salvataggio, sono stati trasportati alla più vicina clinica veterinaria. Dopo che si saranno rimessi comincerà l’iter per le adozioni. Sperando che finiscano tutti quanti in “mani amiche”, pronte a volergli davvero bene.
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