In Australia sono nati 7 cuccioli di Diavolo della Tasmania: l’evento non accadeva da ben tremila anni, un tempo davvero lungo. Il tutto è potuto succedere grazie a un percorso, con tanto di progetto messo in atto, partito qualche mese fa.
Il bello della vita, che alcune volte non riusciamo nemmeno a descrivere per quanto intenso esso è e appare, non risiede, forse, in alcuni gesti che contemplano, fuori e dentro a essi, un senso massimo di solidarietà? A ognuno la propria risposta. Una risposta, però, che si può benissimo trovare scovando alcune storie di vita quotidiana. Come disse Franco Battiato, in una sua famosa intervista, con quel sorriso mistico e spirituale “Chi cerca, trova”. E forse è proprio così: chi vuol fare, può fare. Discorso ben applicato alla nascita di 7 cuccioli di Diavolo della Tasmania in Australia. Un evento che non accadeva da ben tremila anni, e che segue un percorso, o meglio programma, ben preciso. L’emozione è stata tanta, ora siamo a un altro punto di svolta.
Il Diavolo della Tasmania era già stato introdotto: i cuccioli sono il frutto dell’amore e della passione
Quando capitiamo, per caso o per destino, in un’era “speciale” dovremmo accorgercene anzitempo. Non tanto per esaltarci o paragonarci a chissà quale mito, quanto per essere coscienti di ciò che accade lì fuori. E nel mondo animale, ad esempio, le sorprese non mancano di certo.
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Una è arrivata poche ore fa. Dopo tremila anni, in Australia nascono 7 cuccioli di Diavolo della Tasmania. Un tempo lungo, quasi incalcolabile se ci soffermiamo, anche solo per un istante, a quantificarlo. Eppure siamo nel bel mezzo di questo evento. La Natura che riaccoglie un suo baluardo.
Questi sette cuccioli sono nati grazie a un percorso avviati pochi mesi fa, nel quale si vedeva la reintroduzione del Diavolo della Tasmania nella “Terra dei canguri”. Estintosi anche per “colpa” della caccia feroce, ora questo esemplare è tornato a popolare l’area poc’anzi citata.
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Per essere più precisi, il fatto è accaduto a Barrington, a nord di Sidney ed è stato documentato attraverso un video. Un evento che è stato definito storico da tutte le Ong che hanno partecipato a questa operazione. La stessa che, negli anni ’90, aveva visto la reintroduzione del lupo nel Parco di Yellowstone, negli Stati Uniti d’America.
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