In Australia, nelle ultime ore, sta andando in scena una vera e propria catastrofe: 90 balene sono morte, altre 180 spiaggiate.
Corsa contro il tempo. È quella che si mette in moto in casi come questi. In casi ove, quando il tempo è tiranno, le braccia e le menti dei vari uomini e delle varie donne devono mettersi moto prima del previsto. Mettersi in moto è sinonimo, in questo caso, di salvare. Parliamo della tragedia che sta andando in atto nelle acque, o meglio, nella terra ferma dell’Australia. Al centro della vicenda ben 270 balene.
I casi di spiaggiamento non sono di certo una sorpresa nella “terra dei canguri”. Un fenomeno che spesso, soprattutto in diverse aree della nazione, torna a far visita e che preoccupa la popolazione del posto, se non gli esperti stessi. Oggi è la volta di alcune balene, anzi, potremmo dire molte di loro, che si sono completamente spiaggiate in Tasmania. I numeri che stanno venendo fuori al momento sono del tutto sconcertanti e la situazione deve essere sbrogliata al più presto se non si vuole registrare una catastrofe.
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È a tutti gli effetti una corsa contro il tempo. Le balene che per ora hanno lasciato la loro povera vita in mano alla spiaggia, e cioè che sono già morte, sono 90. Un numero davvero esorbitante che è destinato a crescere se i soccorritori, che stanno facendo già un ottimo lavoro, non apportano altre manovre di salvataggio.
Gli agenti atmosferici: sono da considerare il vento, la marea, le onde che si ingrossano. Insomma: non si può intervenire dall’oggi al domani, non di certo con creature così grandi. Il biologo marino di Parks and Wildlife Services, Kris Carlyon, durante un’intervista al Guardian ha spiegato tempi e dinamiche: “Non sappiamo quanto tempo ci vorrà – ha esordito così il biologo – la prima fase sarà fondamentale per capire come aiutarle a tornare nell’acqua. L’intera operazione, però, verrà portata a termine anche dall’aiuto di queste creature. Un aiuto di certo non troppo scontato”.
90 sono già morte. Altre 180 sono spiaggiate, un numero davvero elevato che, gli esperti, faranno del tutto per ridurlo. L’operazione di salvataggio è iniziata quest’oggi e prevede tempi molto lunghi: forse anche qualche settimana. Il tempo, poi, non è dei migliori lì fuori. Le balene, però, sono ancora bagnate e questo potrebbe facilitare il tutto. Saranno giorni di intensa attività che speriamo possano concludersi nel migliore dei modi.
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