Potrebbe essere l’effetto Obama, ovvero l’esempio del presidente degli Stati Uniti che, da quando si ĆØ insediato alla Casa Bianca, ha risparmiato la vita ad una decina di tacchini per il tradizionale banchetto del Thank Giving, il giorno del ringraziamento.
In ogni caso, si tratta di una buona notizia per i nostri 4zampe, in quanto secondo quanto ĆØ stato reso noto da Paul Shapiro, vicepresidente della Farm Animal Protection for the Humane Society negli Stati Uniti, rispetto al 2007 sono stati uccisi ben 400milioni di animali in meno. Ovvero tra il 2007 e il 2015, il consumo di carne ĆØ diminuito del 10%.
Per Shapiro questi dati indicano come sia cambiato non solo il tipo di alimentazione della popolazione ma che si sta soprattutto modificando il pensiero degli individui nei riguardi anche degli animali.
Questa tendenza ĆØ stata possibile anche grazie ai numerosi appelli ed esempi di politici, celebritĆ e associazioni che hanno promosso iniziative sull’alimentazione mirate alla riduzione del consumo di carne.
Se nel 2007 erano stati uccisi nove miliardi e mezzo di esemplari, nel 2014, il dato ĆØ sceso a 9,1 miliardi. Un numero piuttosto elevato considerando che la popolazione americana ĆØ di 319 milioni di persone.
Tra le iniziative che hanno permesso di sensibilizzare l’opinione pubblica, contribuendo a far diminuire il consumo di carne e di latte, quella promossa dalle associazioni animaliste e vegani nelle scuole dove sono state introdotte i “Meatless Mondays”, ovvero i lunedƬ senza carme.
“Per anni i vegetariani in America sono stati tra il 5 e lā8%, ora invece sta aumentando il numero di chi non ĆØ vegetariano ma allo stesso tempo sta riducendo il consumo di carne”, ha sottolineato Shapiro, spiegando che si sta diversificando il tipo di alimentazione anche di chi mangia carne. Non a caso, se da una parte il 10% degli americani si dichiara vegetariano, il 36% della popolazione ĆØ pronto a basare la propria alimentazione su proteine di origine vegetale, essendo onnivoro.