Tamara Tarnawska, l’attivista di Kiev che non abbandona i suoi cani e gatti

Tamara Tarnawska, l’attivista di Kiev che non abbandona i suoi cani e gatti

L’attivista rifiuta di lasciare Kiev: la salvaguardia dei mille cani e degli oltre cinquecento gatti è troppo importante

salvaguardia animali attivista Kiev
Tamara Tarnawska con cucciolo (Facebook – Tamara Tarnawska)

In un momento così complesso come quello della crisi in Ucraina, tra le persone che cercano di fuggire dalla guerra e chi fa di tutto per portare con sé il minimo indispensabile, c’è chi rimane ancorato alla propria abitazione, per amore degli animali. Il caso in questione è quello di Tamara Tarnawska, ex giornalista svizzera all’ONU e che dal 1996 lotta per la salvaguardia degli animali in tutto l’Est Europa. La donna non è nuova a simili prese di posizione. Già nel 2014 si era opposta ed aveva chiesto le dimissioni del presidente filorusso Viktor Yanukovich. La Tarnawska fu tra le prime ad accusarlo per lo sterminio di animali randagi in vista degli Europei di calcio del 2012.

Tutta l’angoscia e lo sconforto dell’attivista: la condizione dei cani e dei gatti è critica

attivista cani gatti Kiev rifugio animali
Tamara Tarnawska con randagio (Facebook – Tamara Tarnawska)

Il rifugio costruito a Pirogovo (appena fuori Kiev) da Tamara ospita, tra cani e gatti, più di millecinquecento animali randagi. La sopravvivenza degli animali ora è precaria sia per i bombardamenti, sia per le scarse risorse di cibo ed acqua. Secondo la donna le condizioni sono molto difficili. Oltre ai pericoli inerenti all’invasione russa, ci sono anche altri rischi che potrebbero essere fatali e da non sottovalutare. Uno di questi è sicuramente il freddo dell’inverno ucraino che pare non stia dando tregua alla popolazione.

Ti potrebbe interessare anche >>> Guerra in Ucraina: addestratore cinofilo fucilato dalla Russia con i suoi cani

Secondo le testimonianze di Tamara la situazione è disperata. L’animalista stessa è obbligata a separarsi dai propri amici a quattro zampe, per ripararsi in un bunker realizzato nei meandri dei sotterranei della metropolitana di Kiev. Ma ciò che più le sta a cuore è la salvaguardia degli animali che tanto ama e che da anni accudisce. Per questo non smette di chiedere aiuto attraverso i social e agli attivisti di tutto il mondo.

Ti potrebbe interessare anche >>> Anche l’Oipa preoccupata per la guerra in Ucraina: servono aiuti

Di recente, l’amico e collega di Tamara, Tomi Tomek del rifugio Sos Chats di Ginevra, ha avviato una raccolta fondi sul proprio sito. La raccolta fondi è in collaborazione con la Fondazione Brigitte Bardot, in Francia. Appena la situazione lo consentirà, Frank Weber, del rifugio St-Franziskus di Amburgo, noleggerà un camion per portare a Tamara beni di prima necessità per gli animali. (Mattia Narsi)

Gestione cookie