I veterinari lanciano l’allarme e promuovono una fitta campagna di sensibilizzazione per la salvaguardia della salute degli animali d’affezione. “Il fumo uccide anche loro” questo il nome della campagna presentata dall’Ordine dei medici veterinari a Milano per promuovere le misure contro il fumo passivo ai danni degli animali di compagnia. Il fumo passivo, come ormai è noto a tutti, conta purtroppo svariate vittime tra gli esseri umani, ma è meno risaputo che a pagare delle gravissime conseguenze di questa pessima abitudine possono essere anche i nostri animali da compagnia.
A partire da metà mese saranno distribuiti manifesti e materiale informativo nelle strutture veterinarie del territorio dalla città metropolitana, anche per fornire ai fumatori un ulteriore motivo per smettere. Al via quindi la campagna di sensibilizzazione, uno studio della Henry Ford Health System di Detroit infatti dimostra che se correttamente informato il 28,4% dei fumatori proprietari di animali domestici cercherà di smettere di fumare per tutelare il proprio amico a quattro zampe. La campagna, patrocinata dal Comune di Milano, dalla FNOVI (Federazione Nazionale Ordini Veterinari italiani) e dall’ALCASE (Associazione per lo studio e la ricerca clinica per il cancro al polmone), è stata presentata a Palazzo Marino promossa dalla presidente dell’ordine dei veterinari milanesi Carla Bernasconi e dalla vicepresidente Laura Torriani, le quali hanno illustrato dettagliatamente gli effettivi rischi del fumo passivo sugli animali d’affezione.
I più esposti sono i gatti, anche per l’abitudine di leccarsi il pelo, sul quale si depositano le sostanze nocive del fumo, e che così incorrono in tumori orali. Tra i cani le razze più vulnerabili sono quelle a muso lungo, più soggette a neoplasie delle cavità nasale, e quelle di piccola taglia, più predisposte a malattie cardiache e respiratorie. Un altro pericolo è quello dalla possibilità che vengano inghiottiti i mozziconi di sigaretta lasciati in giro. Il fumo non risparmia nemmeno canarini e pappagalli, che possono ammalarsi di polmonite, spesso letale. «Il grado di civiltà di una comunità si misura anche da quanto è in grado di prendersi cura degli animali», ha commentato l’assessore alla Qualità della vita del Comune di Milano Chiara Bisconti.
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