La storia di Asha: un femmina appartenente alla razza del Pastore Tedesco lasciata allo stremo delle forze e in fin di vita: viene presa in cura all’ultimo momento.
Ci chiediamo spesso cosa ci sia dietro le gesta di uomini e donne che lasciano al loro amaro destino i nostri amici a quattro zampe. L’unica cosa che viene da pensare, e credere allo stesso tempo, è che queste persone (se così vogliamo chiamarle) non abbiano nemmeno un briciolo di quella sensibilità e umanità, non solo nei confronti degli animali, ma di tutto ciò che gli accade intorno.
Maltrattare o lasciar morire un cane, un gatto o qualunque altro animale è sintomo di cattiveria interna, nel proprio essere. Un marciume che col tempo non è andato via, anzi, si è alimentato. Dietro e dentro un animale c’è una vita, e dentro quella vita ci sono sentimenti, forse diversi dai nostri, o forse no, ma pur sempre dei sentimenti che devono essere “ascoltati” col cuore.
Altrimenti si rischia che al problema si lascia morire qualsiasi essere vivente di questo mondo. È questa la società che desideriamo? Per molti, fortunatamente, non sembra nemmeno pensabile uno scenario del genere, per altri, invece, purtroppo la “musica” è totalmente diversa. E lo si vede in alcune storie come quella di Asha, una femmina appartenente alla razza del Pastore Tedesco, lasciata allo stremo delle forze, mentre vagabondava per le campagne del Molise.
La sofferenza negli occhi di Asha: il pastore tedesco cerca di riprendersi la propria vita
Una storia davvero triste, che poteva finire ancora peggio, se non fosse stato per le volontarie dell’Apac del Molise che hanno vista Asha, questa femmina della razza del Pastore Tedesco, aggirarsi nelle campagne della regione. Subito si sono attivate per darle le giuste cure: Asha era in condizione pietose, fuori e dentro il suo grazioso corpo, così bello, come quello degli esemplari di tutta questa razza.
Dietro questa vicenda c’è il più ignobile dei gesti: l’abbandono da parte di un uomo perché non idoneo a tenere il cane con sé. Ma non è finita qui: Asha era stata “regalata”, come fosse un oggetto. Anche in questo caso dobbiamo aprire una parantesi e chiedere, “gentilmente”, a chi piace fare dei regali, di capire bene chi si trova dinanzi agli occhi. I cani non si regalano già di per sé, figuriamoci a qualcuno che potrebbe abbandonarli, una volta malati, com’è successo ad Asha.
Quest’ultima, ora, è in cura presso un centro specializzato. Dentro il suo corpo le hanno trovate delle varie infezioni e piccolo tumori sparsi. All’inizio sembrava non dovercela fare, poi, dopo alcune notti di terrore, con lo stomaco che le si intrecciava, la cagnolina ha cercato di recuperare le sue forze e di tenersi ancora in vita. Le volontarie hanno detto che appena l’hanno vista i suoi occhi, per quanto tristi e freddi, emanavano un grido di dolore. Non è in perfette condizioni e si teme ancora il peggio per lei, ma piano piano un barlume di speranza sembra accesosi per questa formidabile amica a quattro zampe, che di andare via, per sempre, non ha proprio voglia.
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