E stato arrestato in India l’uomo accusato di aver riempito un ananas di petardi dandola successivamente in pasto ad una elefante in attesa di un cucciolo.
Kerala, tutta la nazione e tutto il mondo si è rivoltato contro la crudeltà di un atto così vile e barbaro nei confronti di una povera elefantessa di soli 15 anni che era in attesa del suo cucciolo.
Molto probabilmente la povera creatura affamata, si era avvicinata al villaggio per ricevere aiuto, e invece ha trovato la morte per mando dell’essere umano.
L’elefante è stato trovato da alcuni funzionari forestali con gravi ferite alla bocca, molto probabilmente dopo aver mangiato un pezzo di frutta carico di petardi, una trappola orribile comunemente usata dagli agricoltori locali per evitare che la fauna selvatica più piccola, come i cinghiali, devastino il raccolto .
Gli agenti della forestale hanno cercato in ogni modo di aiutare l’animale che si era rifugiato in un fiume, per alleviare il suo dolore e la sua sofferenza, ma non è stato possibile riuscire a convincerla a spostarsi da quello specchio d’acqua dove, dopo 2 giorni di agonia è morta.
Arrestato l’uomo sospettato dell’omicidio dell’elefante
I veterinari hanno scoperto che l’elefante era incinta di due mesi. Il dottor David Abraham, il veterinario che ha effettuato l’autopsia, ha infatti dichiarato ai giornali locali che l’animale ha subito “terribili lesioni” alla mascella superiore e inferiore a seguito di “esplosione di fuochi d’artificio”.
Secondo il parere dell’esperto David Abraham l’animale ha passato le pene dell’inferno per almeno una settimana prima di essere individuato. Il povero elefante a causa delle gravi lesioni riportate era impossibilitato a mangiare.
La tristissima vicenda era stata pubblicata su Facebook, ed è diventata virale in tutto il mondo scatenando l’ira non solo degli animalisti, ma di tutte le persone che hanno appreso la notizia sul web, spingendo il governo dello stato di Kerala a lanciare un’importante indagine, con oltre 250 membri del dipartimento forestale impegnati nella ricerca di indizi, su come l’elefante è stato ferito e sul colpevole del tremendo atto.
Dopo alcune ricerche e indagini sono stati individuati 3 uomini che avrebbero potuto compiere il terrificante gesto, infatti il Primo Ministro del Kerala ha dichiarato che le indagini si sono concentrate su tre sospettati, mentre la polizia ha dichiarato di aver portato all’interno della stazione di polizia due persone per essere interrogate.
La morte dell’elefante ha oltraggiato attivisti per i diritti degli animali, celebrità e uomini d’affari che hanno reagito tutti allo stesso modo. Uno degli uomini più ricchi dell’India ha scritto su Twitter che “tali atti criminali contro animali innocenti non sono diversi da atti di omicidio premeditato contro altri umani”.
Successivamente all’interrogatorio il Kerala Forest Department ha fatto sapere di aver arrestato uno dei sospettati che secondo loro avrebbe teso la trappola mortale al povero elefante.
Le indagini sono ancora in corso ma se dovessero essere accertati i fatti, l’uomo rischia una pena detentiva di circa 7 anni oltre a il pagamento di una sanzione di 25.000 rupie.
L’elefante oltre a essere un animale molto popolare, in India è considerato da alcune culture sacro, come una divinità quindi si spera che il brutale atto nei confronti di questa creatura sia condannato con il massimo della pena prevista .
Article 51-A (g) of the Indian Constitution says that it shall be duty of every citizen of India to have compassion for living creatures. The pregnant elephant in pic was killed in human- wildlife conflict.Action has already been initiated. But where lies our duty? N humanity?? pic.twitter.com/V1ufNt3HfN
— Kerala Forest Department (@ForestKerala) June 3, 2020
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Mariano Orlacchio