Una società civile si misura in base ai servizi che vengono offerti ai cittadini, facilitando la vita di tutti i giorni e organizzando un sistema funzionale, mirato a migliorare la vita. In questo ambito, non si può prescindere dai servizi relativi agli animali per cui si rivelano fondamentali, non solo per contenere il fenomeno del randagismo, azioni concrete per aiutare le persone che si spostano con i propri animali, soprattutto nei periodo delle vacanze, come ad esempio le strutture ricettive pet friendly o le aree dog, estremamente utili per le esigenze dei cani e dei padroni.
Molte compagnie aree hanno avviato delle strategie pet friendly per andare incontro agli animali e molti casi di cronaca purtroppo funesti hanno mostrato quanto siano necessarie per tutelarli. In tal senso, nal mese di marzo di quest’anno, l’aeroporto internazionale John F. Kennedy di New York ha inaugurato terminal per gli animali. Il terminal chiamato The Ark è aperto 24 ore al giorno ed è gestito da una società indipendente da quella dell’aeroporto. Si tratta di un’area ideata appositamente per ogni specie di animale, da quelli domestici a quelli da corte come caprette o cavalli o specie anche esotiche.
L’area è strutturata con stalle, piscine e pavimenti con raffreddamento. Musica in filodiffusione per tranquillizzare gli animali. Si tratta di un servizio offerto sia per semplici cittadini come area di attesa che per le organizzazioni o società che magari trasportano animali per concorsi.
Nell’area sono presenti anche un ambulatorio veterinario e una toelettatura. Secondo quanto viene indicato, per gli uccelli, vi è tuttavia un maggiore controllo, essendo specie portatrici di virus, per cui ci sono aree dedicate alla quarantena per gli esemplari.
Un terminal che non è a portata di tutti i portafogli: le tariffe spaziano dai 100 dollari per uno spazio per il cane arrivando a 10mila dollari per un cavallo.
In ogni caso, si tratta di un progetto davvero interessante e utile per i viaggiatori che si dovranno presentare con sei ore di anticipo al volo.
Ovviamente, al momento, gli animali viaggiano ancora in stiva, ma il progetto The Ark potrebbe essere uno spunto per le società che gestiscono gli aeroporti in tutto il mondo che dovranno prendere atto dei cambiamenti e delle necessità di chi viaggia e della sicurezza degli animali. Infatti, ci sono stati molti casi negli ultimi mesi di animali scappati al controllo dei proprietari in aeroporto che sono stati soppressi o recuperati in condizioni pietose dal personale aeroportuale. Una gestione e un’inefficienza che non può più essere ammessa.