Appello disperato congiunto da parte delle associazioni animaliste ENPA, IHP, Lega Nazionale per la Difesa del Cane e Progetto Islander per la cavalla di nome Csinszka affetta da anemia infettiva AIE, che rischia di essere abbattuta in Ungheria. I proprietari della cavalla Victòria Nagy e Tamás Roland Ale, avevano salvato Csinszka da maltrattamenti e per poterla nuovamente salvare si erano rivolti all’Italian Horse Protection, facendo esplodere un caso mediatico al punto che le associazioni hanno rivolto una richiesta al Ministero della salute italiano per poter trasferire l’animale in un centro di recupero cavalli affetti da AIE.
In una replica il ministero della Salute ha respinto la possibilità di trasferire la cavalla in Italia in base a norme vigenti. Nel frattempo è stato lanciato un appello ai Ministeri degli Esteri e all’Ambasciata ungherese per sensibilizzarli sul destino di Csinszka condannata ad una “morte inutile”.
Fino ad oggi, gli appelli sembrano essere valsi a poco mentre su Change.org è stata avviata una raccolta firme “Csinszka non deve morire” per poterla salvare.
Le associazioni ricordano che non solo la battaglia per Csinszka permetterebbe di salvare una vita ma darebbe anche un segnale per avviare una riflessione sulle leggi Europee al riguardo dell’Aie percepita ancora come una minaccia.
Infatti, secondo recenti studi, è scarsa la pericolosità dell’anemia infettiva equina per la salute pubblica e per il patrimonio zootecnico. Inoltre il rischio di contagio tra equidi sarebbero molto basse.
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