Animalisti: stop all’uso dei cavalli nelle manifestazioni

Animalisti: stop all’uso dei cavalli nelle manifestazioni

Stop ai cavalli nelle manifestazioni. Partito animalista contro il maltrattamento degli animali: la richiesta al governo.

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Corsa di cavalli (Pixabay)

Nel Sud della Spagna è costume utilizzare equini durante le svariate manifestazioni che vengono svolte nel corso dell’anno. In particolar modo l’Andalusia è stato scenario di parecchi incidenti, abbastanza recenti, causati dallo stress che viene provocato a questi animali. Luci stroboscopiche e la generale confusione che si crea in queste occasioni spinge gli attivisti a chiedere al governo l’abolizione dei cavalli durante le fiere e i pellegrinaggi.

Stop ai cavalli durante le manifestazioni, la richiesta degli attivisti

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Cavallo e fantino (Pixabay)

Ad inizio maggio l’Andalusia ha visto morire un cavallo nel mezzo della fiera di Siviglia, seguita dalla più recente tragedia di sei persone gravemente ferite in seguito alla caduta di un equino, agganciato ad un carro trainato da altri cavalli.

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Il vice presidente della PACMA chiede una legge che tuteli il benessere di questi animali, sottoposti ad uno stress cronico che compromette il loro benessere fisico e psicologico. La legge sarebbe fondamentale per evitare altre morti e incidenti. Sono attività non essenziali, quelle che minano alla salute fisica e psicologica di questi animali, che in queste condizioni, oltre che vivere in grande sofferenza, rischiano di causarne a tutti coloro che partecipano a queste manifestazioni.

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“Las Luminarias“, ad esempio, è una tradizionale corsa con cavalli tra falò. Una spettacolo arcaico che deve l’esistenza alla volontà di purificare gli animali durante l’inverno per evitare che si ammalino. L’urlo degli animalisti è contro usanze come questa, un maltrattamento ingiustificato che porta soltanto sofferenza a vittime inconsapevoli. Più banalmente anche le classiche fiere popolari, con carri e pennacchi dovrebbero essere abolite per il benessere psicologico di questi animali, dall’udito particolarmente fragile e della sensibilità spiccata, che si vedono rinchiusi senza via di fuga in questi sfarzosi cortei.

La legge è in attesa di approvazione, adesso purtroppo non sono state effettuate alcune modifiche all’attuale situazione. (Beatrice Croce)

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