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Animali vittime del terremoto: come proteggerli in caso di sisma

@Getty images

Dopo lo scorso terremoto che ha colpito il Centro Italia nel mese di agosto, si è parlato di come riescono a sentire in anticipo il sisma e dei diversi casi di ritrovamento di animali sotto alle macerie, in ultimo, quello a distanza di due mesi di un’anziana gatta rimasta intrappolata nella sua abitazione e che è stata riconsegnata alla proprietaria.
Anche con il sisma che ha avuto come epicentro la provincia di Macerata, il 25 ottobre, si sono registrati danni in aziende zootecniche ma fortunatamente non sono stati registrati casi di capi di bestiame morti in quanto al momento del sisma gli animali erano al pascolo. Tuttavia, secondo le prime stime dell’associazione italiana difesa animali e ambiente (Aidaa) oltre 2.300 animali di allevamento sarebbero sfollati, mentre per quanto riguarda gli animali domestici, ci sarebbero circa 300 segnalazioni di cani e gatti smarriti o che non sono stati sfollati con i loro proprietari e circa un migliaio i cani e gatti che sarebbero stati portati con le famiglie fuori casa nelle ore delle scosse e ancora non rientrati nelle proprie abitazioni

Purtroppo come le persone, gli animali restano vittime dei cataclismi e se in natura hanno la possibilità di fuggire e di trovare un riparo sicuro, nelle abitazioni gli animali sono in trappola.

Aidaa ha fornito qualche suggerimento su come proteggere i nostri animali domestici in caso di terremoto.

In primo luogo, evitare di tenere l’animale legato ad una catena in quanto si potrebbe spaventare e impiccarsi da solo, tentando di liberarsi.

Uscendo di casa, se il proprietario porta via con sé il proprio animale deve tenere il cane a guinzaglio corto e il gatto deve essere nel trasportino, per evitare fughe e di smarrire il proprio animale. Ricordarsi di portare una ciotola, dell’acqua e una scorta di crocchette.

I gatti sono più difficili da gestire e spesso o si vanno a nascondere oppure tentano la fuga. Per cui viene suggerito di fare attenzione a non traumatizzarli per metterli nel trasportino e che nel tentativo di fuga non si buttino dalla finestra o dal balcone. Se il gatto non si fa prendere, pensare a metterlo in sicurezza, chiudendo la porta di casa e ovviamente, appena sarà possibile tornare a cercarli se la casa non ha subito danni oppure mettersi in contatto con i vigili se si sono verificati dei crolli.

Infine, quando le scosse non sono pericolose, viene suggerito di portare in casa gli animali che che sono in giardino, tranquillizzandoli e facendo sentire loro un’atmosfera normale, evitando attacchi di panico. Ad esempio, accendere la radio o  la televisione, accarezzargli e parlare all’animali, rassicurandolo, anche con qualche piccolo bocconcino di tanto in tanto, un po’ come in occasione dei botti di Capodanno.

 

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