Emergenza maltempo anche per gli animali
L’ondata maltempo che ha colpito l’Italia sta gravando anche sulla fauna selvatica. Tanto che Enpa ha lanciato un appello affinché sia sospesa la caccia nelle regioni più colpite.
“Di fronte all’urto degli eventi meteorologici catastrofici, che hanno causato tante vittime e tanti danni, anche tra gli animali, le Regioni Friuli, Lazio, Liguria, Trentino Alto Adige, dovrebbero provvedere a tutelare, per quanto possibile, il nostro prezioso patrimonio di fauna sospendendo ogni forma di caccia”. Scrive l’Ente di protezione animali che ricorda che si tratta tra l’altro di “una misura ragionevole e di buon senso stabilita dalla legge nazionale 157/92. Questa, infatti, all’articolo 19 prevede per le Regioni la possibilità di vietare o ridurre per periodi prestabiliti la caccia a determinate specie di fauna selvatica per […] particolari condizioni ambientali, stagionali o climatiche o per malattie o altre calamità”.
L’appello di Enpa sopraggiunge dopo la sospensione del Governatore del Veneto Luca Zaia che di fronte all’ondata che ha colpito la Regione ha indetto un divieto fino al 4 novembre sull’intero territorio e e in tutti gli ambiti della caccia ma anche per la pesca sportiva su fiumi e laghi.
“Apprezziamo il provvedimento, sia pure tanto limitato, assunto in Veneto dal presidente Zaia, che tutela con tutta evidenza anche la vita di chi vorrebbe continuare a cacciare; un segnale di responsabilità e di attenzione per tutti”. E’ il commento di Annamaria Procacci, consigliera nazionale e responsabile Ufficio Fauna Selvatica Enpa.
La stessa Procacci ha infatti ricordato quanto “la sospensione dell’attività venatoria si rende necessaria non soltanto per l’impatto immediato che l’ondata di maltempo ha avuto sui selvatici ma, soprattutto, per le conseguenze a lungo termine sugli habitat e sulle popolazioni di animali, duramente colpiti dagli eventi calamitosi di questi giorni”.
Lo scenario è apocalittico a Venezia,le piene dei fiumi hanno invaso le aree golenali, così come l’acqua alta a Venezia, hanno fatto affiorare diverse specie al di fuori del loro habitat. Le meduse hanno invaso piazza San Marco. Anche i topi hanno invaso la laguna, cercando un riparo più sicuro dall’esondazione. Molte specie al pascolo sono rimaste isolate e l’emergenza non solo riguarda la mungitura ma anche il cambio di pelliccia, in quanto il cambio del tempo è stato repentino e molte specie sono state trovate disorientate.
L’emergenza riguarda anche le specie selvatiche che si sono riverse sui margini della strada che hanno richiesto l’intervento dei vigili del fuoco.
C.D.
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