Girano sul web numerosi video in cui i soldati russi in Ucraina si appropriano illegalmente di animali per poterli trasferire nei loro zoo.
Continua ormai da quasi un anno la guerra tra Russia e Ucraina iniziata con l’invasione russa del 24 febbraio del 2022. Oltre alle migliaia di persone coinvolte, a fare le spese di questo terribile conflitto sono anche dei poveri e indifesi animali. Girano da qualche giorno sul web dei video in cui è possibile vedere soldati russi mentre si intrufolano negli zoo dell’Ucraina per poter rapire diverse specie di animali. Tra questi, procioni, lupi, asini e altre specie ancora. I soldati russi la chiamano un’azione umanitaria, ma questi animali vengono semplicemente prelevati con la forza e trasferiti negli zoo della Russia e poter così lucrare su di loro.
Soldati rubano diversi animali dagli zoo ucraini per portarli in Russia
Sembra che purtroppo ancora non si riesca a vedere la fine del conflitto tra Russia e Ucraina. Tra bombardamenti quasi quotidiani e razzie, purtroppo sembra che neanche gli animali possano stare tranquilli. Oltre ai numerosi animali domestici che proprio a causa dei bombardamenti hanno perso le loro case, le famiglie e persino la vita, anche quelli ospitati in alcuni zoo sono diventate delle prede per i soldati russi. Questa volta però sono presenti dei video pubblicati dagli stessi russi in cui è possibile vedere dei soldati in azione per rapire diverse specie di animali.
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Procioni, asini, fagiani, pavoni, lama e lupi. Questo il “bottino” che i soldati russi sono riusciti a rubare da uno Zoo privato in Crimea. I russi chiamano questa operazione una “missione umanitaria” ma tutto sembra tranne che questo. I poveri animali infatti vengono prelevati con la forza dalle gabbie in cui vivevano ormai da tempo e caricati in camion che li trasporterà fuori dal confine per poi essere portati negli zoo della Russia. Questi esemplari, quindi, serviranno semplicemente a riempire ancora di più le tasche dei proprietari delle strutture e non di certo per essere salvati.
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Oleg Zubkov, proprietario del parco safari Taigan Lion Park, ha dichiarato che gli animali sottratti non hanno alcun valore zoologico e che hanno così tanti procioni da poterne fare “carne in scatola”, una battuta davvero di cattivo gusto. Ma l’uomo non è il solo a “scherzare” riguardo questo caso. La blogger russa Anna Dolgaryova scrive che quando le chiedono come sia la situazione e se ci sono buone notizie lei risponde “va tutto bene, un mio amico è persino riuscito a rubare un orsetto lavatore“. Come se stesse parlando di un pupazzo in un negozio di giocattoli.
Gli ucraini, ovviamente, di fronte a questi veri e propri rapimenti, rispondono che si riprenderanno ciò che è loro e che gli animali verranno riportati da dove sono stati prelevati. (G. M.)