Il mondo è stato popolato da animali preistorici aggressivi e pericolosi: quali sono e quali caratteristiche avevano? Scopriamolo insieme.
Nell’immaginario collettivo dei bambini, ma anche degli adulti, la preistoria sembra un mondo fatto di rigogliosa vegetazione e popolato da animali dalle enormi dimensioni. E non tutti erano così tranquilli e pacifici, almeno così ci è stato confermato dai libri di storia e dalle ricostruzioni cinematografiche che ne sono state fatte. Preistoria dunque è sinonimo di dinosauri: essi hanno dominato il nostro pianeta per circa 165 milioni di anni, nella cosiddetta ‘era mesozoica’. Hanno abitato la terra fino a 65 milioni di anni fa, prima di estinguersi per cause ancora troppo sconosciute. Ma non c’erano solo loro! Ecco quali sono gli animali mostruosi e più pericolosi che hanno popolato la preistoria.
Gli animali preistorici più pericolosi: chi sono
Ecco un elenco di tutti gli animali che gli studi hanno confermato essere tra i più letali della storia della terra. Per gran parte dei lettori i loro nomi forse non diranno granché ma di certo hanno lasciato il segno per la loro aggressività e pericolosità. Ecco tutte le caratteristiche conosciute e in che modo hanno conquistato una così terribile fama.
Gli animali più pericolosi della preistoria volanti
Quetzalcoatlus
Questo nome così complicato da memorizzare sta ad indicare un rettile volante, ma non uno qualsiasi. Bensì si tratta del più grande animale volante mai esistito sul pianeta! Quando non volava e si poggiava sulla terra il Quetzalcoatlus aveva le dimensioni di una giraffa, almeno questo è quello che si pensa: infatti non sono stati trovati abbastanza fossili per poterlo ricostruire. Secondo alcune stime moderne pare che la sua apertura alare raggiungesse circa i 12 metri, sebbene in precedenza si fosse stimata intorno addirittura ai 18 metri.
Phorusrhacidae
Tra i volatili il Phorusrhacidae seminava il terrore: questo a causa delle sue enormi dimensioni e per il fatto di essere carnivoro. Non a caso si è meritato l’appellativo di Uccello del Terrore. Spargevano paura e morti per sbranamento in America Meridionale circa 60 milioni di anni fa, quando i dinosauri erano già estinti.
Pelagornis sandersi
Tra i volatili impossibile non nominare il Pelagornis sandersi, che è stato uno dei più temibili uccelli sulla terra. Grazie alla sua apertura alare di circa 7 metri e mezzo riusciva a sorvolare facilmente l’oceano e a scegliere le sue prede in acqua.
Gli animali preistorici più pericolosi degli abissi
Thalattoarchon saurophagis
Se prima abbiamo trattato di animali volanti, adesso siamo negli abissi del mare. Questo enorme abitante delle acque è una scoperta piuttosto recente, infatti risale a soli pochi anni fa. Erroneamente considerato un dinosauro, lo Thalattoarchon saurophagis ha vissuto sul nostro pianeta circa 244 milioni di anni fa. La sua pericolosità era nell’aggressività che mostrava quando cacciava gli altri animali marini: infatti era uno dei più grandi predatori in natura, capace di nutrirsi di prede di eguale stazza. Le sue dimensioni raggiungevano circa gli 8,5 metri in altezza, sebbene i suoi fossili ritrovati non abbiano mai permesso una ricostruzione completa.
Mosasaurus
Come nel caso del Thalattoarchon saurophagis si tratta di un animale marino, quindi appartenente alla categoria degli ittiosauri. Le sue dimensioni raggiungevano i 18 m di lunghezza, superando di gran lunga il ‘collega’ marino. La sua esistenza sulla terra pare si collochi tra gli 80 e i 70 milioni di anni fa. Con il precedente condivideva la fama di uno dei più grandi predatori marini della storia, e a considerare le dimensioni, è probabile che lo superasse! Somigliava ad un coccodrillo con delle pinne enormi.
Megalodonte
Simile ad un enorme squalo bianco, il Megalodonte viene spesso associato a quest’ultimo sebbene lo superi di gran lunga nelle dimensioni. Si parla di circa 7 metri di lunghezza, per un peso di circa 1900 kg per lo squalo bianco e di 18 metri di lunghezza per un peso di 50-60 tonnellate per il Megalodonte. Si è conquistato un posto di prestigio tra gli animali più pericolosi della terra per aver divorato animali che ancora vivono tra ancora fra le specie viventi, come ad esempio le tartarughe marine giganti, le focene e le grandi balene. Pare si sia estinto recentemente ovvero circa un milione e mezzo di anni fa.
Gli animali preistorici più pericolosi tra i rettili marini
Sarcosuchus
Detto anche ‘Super Croc’, questo coccodrillo marino potrebbe sembrare appunto un coccodrillo, ma non lo è o almeno non direttamente. Il Sarcosuchus, vissuto circa 112 milioni di anni fa, si differenzia dall’altro per le dimensioni: lungo quasi 12 metri per un peso di circa 8 tonnellate: questa sua stazza enorme lo rendeva molto pericoloso. Se decideva di cibarsi di dinosauri terrestri poteva riuscire nell’intento senza troppe difficoltà.
Deinosuchus
Questo coccodrillo poteva pesare oltre le 8 tonnellate e mezzo, supportato da una lunghezza di circa 1 metri. Il suo cibo era costituito prevalentemente di animali di acqua dolce, ma non disdegnava anche i dinosauri presenti sulla terra ferma.
Liopleurodon
Appartenente alla famiglia dei plesiosauri, ovvero rettili marini vissuti sulla terra circa 160-150 milioni di anni fa. Le sue dimensioni superavano i 9 metri, poiché solo la testa raggiungeva una lunghezza di circa 1,5 metri.
Gli animali preistorici più pericolosi tra i rettili
Gorgonopsi
Prima dei dinosauri, circa 260 milioni di anni fa, esisteva il Gorgonops. Il suo nome significava ‘testa di gorgone’, ed era uno tra i più pericolosi predatori dominanti. Le sue dimensioni oscillavano tra i 2 e i 4,5 metri di lunghezza, quindi meno spaventose rispetto a quelle dei predatori di cui abbiamo parlato in precedenza. Ma a renderlo pericoloso la sua ferocia, la sua velocità e la capacità di sbranare la preda con i denti canini che sporgevano oltre la sua mascella inferiore.
Titanoboa
Tra i rettili il Titanoboa è il più grande serpente che sia mai esistito, poiché la sua lunghezza poteva toccare anche i 13 metri di lunghezza, mentre il peso superava la tonnellata. Praticamente il suo peso era superiore a quello di una giraffa adulta. Testimonianze raccolte hanno affermato la sua esistenza dopo il periodo di estinzione dei dinosauri.
Megalania
Simile ad una lucertola gigante, la Megalania ha vissuto in Australia fino a 30 mila anni fa, quindi quando l’uomo era già apparso sulla terra. Le sue dimensioni la rendevano piuttosto inquietante, con il suo metro e mezzo di altezza e gli oltre 7 metri di lunghezza.
Gli animali più spaventosi della preistoria tra gli insetti
Meganeura
Insetto gigante simile ad una libellula con un’ampia apertura alare. Essa infatti poteva arrivare a toccare i 75 cm (se pensiamo che si trattava di un insetto, fa piuttosto paura!). Il suo cibo era costituito da altri insetti, magari più piccoli che, con la sua stazza riusciva a cacciare senza troppi problemi.
Anomalocaris (crostaceo)
Il suo aspetto da gamberetto potrebbe facilmente trarre in inganno: in realtà si tratta di un feroce predatore d’acqua. Il suo cibo era costituito dagli altri pesci, che riusciva a catturare sfruttando la sua vista a 360° supportata da 30 mila lenti che ricoprivano l’occhio.
Attercopus
In natura tra il ragno e lo scorpione si trovava probabilmente l’Attercopus, grazie alla sua capacità di filare ragnatele per ricoprire le uova deposte. Viveva sotto terra per scavare tunnel: questa era la sua tattica di attacco. Infatti da questi cunicoli di terra riusciva a saltare fuori e a sorprendere la preda da cacciare.
Gli animali preistorici più pericolosi tra i mammiferi
Entelodon
Da erbivoro a carnivoro: probabilmente è stata questa l’evoluzione di questo animale che si nutriva di simili più piccoli. Qualora non ci fosse la possibilità di cacciare animali di altre razze, passava direttamente alla sua specie, spargendo il terrore.
Megatherium
Se pensiamo a un bradipo non ci incute alcuna paura, ma il Megatherium fa eccezione poiché ne è la versione gigantesca. Era un mix di vari animali: simile al bradipo, ma con le dimensioni di un elefante e l’aspetto di un orso. I suoi artigli giganti e la capacità di alzarsi sulle zampe posteriori ne facevano un mostro spaventoso. Dato che la sua comparsa sulla terra si registrava fino a 10 mila anni fa, è possibile che esso sia venuto a contatto con varie forme di vita animale.
Gigante opitecus
Simile ad una scimmia, ma più grande: le sue dimensioni infatti raggiungevano i 3 metri in altezza e il peso superava i 550 kg. Tracce ritrovate testimoniano che fosse sulla terra fino a 9 milioni di anni fa. Dai reperti pare che si muovesse a quattro zampe e che non riuscisse mai a trovare posto sugli alberi in grado di sorreggere il suo peso, proprio a causa della sua enorme stazza. In compenso la sua mascella era un’arma letale per la caccia.
Andrewsarcus mongoliensis
Come la Megalania, l’Andrewsarcus mongoliensis ha lasciato tracce sulla terra fino a 45- 30 milioni di anni fa. I suoi esemplari superavano i 1000 Kg ed erano più grandi di un rinoceronte. Di certo tra i mammiferi più grandi ha un posto di primo piano.
Spinosaurus
Più grande di un tirannosauro, lo Spinosaurus pesava oltre 10 tonnellate per un’altezza di circa 17 metri. Il suo nutrimento si basava su animali d’acqua ma all’occorrenza si accontentava anche di altri dinosauri.
LEGGI ANCHE: Gli animali più empatici in natura: quali sono i fantastici 5
Animali più pericolosi, la top 10: ci sono leone, squalo e qualche killer inatteso
F.C.
Amoreaquattrozampe è stato selezionato dal nuovo servizio di Google News, se vuoi essere sempre aggiornato dalle nostre notizie SEGUICI QUI