Animali di persone decedute, ricoverate o in quarantena: cosa fare per aiutarli

Animali di persone decedute, ricoverate o in quarantena: cosa fare per aiutarli

Con l’emergenza Coronavirus ci sono tantissimi animali di persone decedute, ricoverate o in quarantena in difficoltà. Mara Venier e Michela Brambilla hanno spiegato cosa fare in queste situazioni.

Animali di persone
Brambilla in collegamento a Domenica in (Screenchot Video Rai)

L’Italia e moltissimi Paesi del mondo stanno affrontando, in queste settimane, l’emergenza legata al diffondersi del Coronavirus. Sono tantissime le persone decedute, ricoverate o in quarantena che ovviamente hanno difficoltà a prendersi cura degli amati animali domestici che spesso, quindi, rimangono soli e non accuditi. Cosa fare in queste situazioni? Un aiuto concreto arriva dalle associazioni.

Brambilla: “Ecco cosa dovete fare in caso di animali di persone decedute, ricoverate o in quarantena”

brambilla venier domenica in
Il servizo della Leidaa (Screenchot Video Rai)

Dopo aver mandato in onda un filmato con foto e spezzoni di vita di Donatella Rettore con i suoi amatissimi cani, Mara Venier durante la puntata pasquale di Domenica In ha fatto un collegamento con Michela Brambilla.

Michela parlami subito di questa iniziativa” ha chiesto la conduttrice veneziana.

L’onorevole, da sempre dalla parte degli animali, ha spiegato l’iniziativa della Lega Italiana per la Difesa Animali e Ambiente: “In questo momento difficile per il Paesio io, insieme alla LEIDAA, ho sentito la responsabilità di mettermi al servizio dei cittadini che oggi col Covid-19 hanno difficoltà a gestire i loro animali. Quindi abbiamo istituito un numero, lo 02/94351244, dove rispondiamo tutto il giorno per aiutare concretamente la gente. Abbiamo già affrontato più di 4 mila casi. Parlo di persone che non possono portare il loro animale a passeggiare e a fare i propri bisognini perché sono in quarantena o in isolamento, oppure persone ricoverate che non possono prendersi cura del proprio cane o del proprio gatto. E anche di persone che, ahimè, hanno perso la vita e i loro congiunti ci hanno chiesto di ritirare i loro animali. Noi prendiamo tutto“.

Poi la Brambilla ha raccontato storie realmente accadute: “Quattro storie di stamattina. Cagliostro, micio che dal 9 aprile, era rimasto chiuso da solo in una stanza di un appartamento perché la sua padrona era stata portata d’urgenza in terapia intensiva. La nostra bravissima volontaria Sabrina è arrivata in ospedale, è riuscita a farsi dare le chiavi dell’appartamento, siamo andati da lui, è ancora vivo e ce ne siamo presi cura. Ed ancora, Ugo e Nuvola, la padrona di Arezzo ricoverata d’urgenza questa mattina. Siamo andati a prenderli e li abbiamo portati via. L’ultimo, Balù, un vecchietto dolcissimo. Il proprietario 85 anni ricoverato in terapia intensiva, la moglie in quarantena, ce l’hanno dato e siccome soffre di diabete con un veterinario siamo riusciti anche a curarlo“.

Infine la Branbilla ha lanciato un appello: “Se siete in difficoltà chiamate il numero 02/94351244 oppure andate sul sito della Leidaa, lì trovate i nostri estremi e i nostri recapiti. Siamo al servizio degli italiani in difficoltà“.

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S.C.

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