I 5 animali marini più pericolosi del mondo: scopri con noi quali sono le creature acquatiche più letali per l’essere umano.
Le profondità degli abissi marini sono popolati da numerose
specie animali misteriose e affascinanti: dopo aver approfondito la classificazione delle specie marine del nostro pianeta e aver scoperto quali erano gli animali marini preistorici più feroci, oggi scopriremo insieme quali sono le 5 specie di animali marini più pericolose del mondo.
Alcuni animali acquatici, come lo squalo bianco o il coccodrillo marino, sono pericolosi per gli esseri umani a causa del loro morso letale. Ma sono tantissime le creature che popolano i nostri mari all’apparenza più piccole e tranquille, ma in realtà enormemente letali a causa del veleno che iniettano quando entrano in contatto con un altro essere vivente.
Gli animali marini più pericolosi sono rari e vivono in zone difficilmente accessibili, quindi potrebbe essere davvero difficili incontrarli: tuttavia, è innegabile che siano molto affascinanti e per questo è interessante scoprire quali sono.
Indice
La vespa di mare (Chironex flekeri), detta anche cubomedusa o medusa scatola vive soprattutto nelle acque di Australia, Filippine e area tropicale del Sudest Asiatico.
Caratterizzata dalla singolare forma cubica, si ciba essenzialmente di pesci e crostacei di piccole dimensioni.
In apparenza poco pericolosa, è in realtà uno degli animali più letali del mare: il minimo sfregamento con uno dei suoi tentacoli può causare la morte di un essere umano a causa di arresto cardiaco.
Ogni anno, la vespa di mare uccide più persone della somma di decessi causati da tutti gli altri animali marini messi insieme: ecco perché i sub che nuotano in quelle zone dovrebbero indossare sempre una muta integrale.
I serpenti di mare o Hydrophiinae sono molto più pericolosi dei loro parenti terrestri: il veleno che possono iniettare è più letale anche di quello dei più pericolosi serpenti che vivono sulla terraferma.
Di aspetto simile a quello delle anguille, si differenziano da queste ultime per la coda di forma differente e maggiormente adatta al nuoto.
Il serpente di mare è molto diffuso nell’Oceano Indiano e in quello Pacifico e si nutre di pesci, molluschi e crostacei.
Di indole non aggressiva, attacca soltanto se si sente minacciato ma quando lo fa è assolutamente letale: secerne un veleno da 2 a 10 volte più potente di quello del cobra reale.
Se un serpente marino morde, i sintomi che produce sono dolori muscolari, spasmi della mandibola, sonnolenza, vista offuscata e paralisi respiratoria. I suoi denti, però, sono piccoli e non riescono ad affondare nella pelle quando si ha addosso una muta da sub.
Insieme al pesce palla, il pesce pietra (Synanceia horrida) è tra i pesci più velenosi e tra gli animali marini più pericolosi che popolano le acque del pianeta Terra.
Possiede delle protuberanze simili a quelle degli scorpioni ed è abilissimo a mimetizzarsi con le rocce marine: per questo motivo i sommozzatori rischiano di calpestarli.
I pesci pietra sono diffusi soprattutto nelle acque del Pacifico e dell’Oceano Indiano e basano la propria alimentazione su crostacei e pesci di piccole dimensioni.
Il veleno del pesce pietra passa attraverso gli aculei che ricoprono il suo corpo e contiene delle tossine letali che causano all’uomo mal di testa, spasmi intestinali con vomito, ipertensione arteriosa. Se non curato in tempo, il morso del pesce pietra porta a paralisi muscolare, convulsioni e possibile arresto cardiaco.
Con il nome scientifico di hapalochlaena, il polpo dagli anelli blu rientra a pieno titolo nella classifica dei 5 animali marini più pericolosi al mondo: diffuso soprattutto nelle acque dell’Oceano Pacifico, mangia piccoli crostacei e si riconosce per i caratteristici anelli colorati.
Quando si sente minacciato, questi anelli blu e nero brillano più intensamente e il polpo punge la sua vittima iniettandogli un veleno neurotossico molto pericoloso: i sintomi sono un iniziale prurito che ben presto si trasforma in paralisi respiratoria e motoria, arrivando ad uccidere una persona in soli 15 minuti. Non esiste alcun antidoto per il veleno del polpo dagli anelli blu.
Conosciuto come uno dei pesci più grandi del mondo, è il predatore più grande del pianeta: stiamo parlando dello squalo bianco (Carcharodon carcharis), un’enorme creatura marina che può pesare più di 2.000 chilogrammi per ben 6 metri di lunghezza.
La sua spaventosa mandibola è dotata di ben 300 denti grandi e affilati, che permettono allo squalo bianco di tranciare un arto umano senza alcuna difficoltà.
Diffusi in tutti gli oceani, questi squali basano la propria dieta sulla carne di altri mammiferi marini.
Sono sicuramente predatori voraci e pericolosissimi, ma nella realtà attaccano l’uomo molto raramente e non lo fanno mai per fame, ma solo se si sentono minacciati.
C.B.
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